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Scheda informativa lettera n. 21

Titolo: A Gaspare Scioppio in Roma

Lingua: italiano
Lingue

Sommario: L’epistola è la versione originale del proemio dell’Ateismo trionfato italiano, di recente rintracciato. Indirizzato a Kaspar Schoppe, che nella primavera del 1607 si era recato a Napoli per stabilire contatti con il prigioniero, nella versione latina essa aveva visto la luce già all’inizio del 1700 per opera dell’erudito tedesco B. G. Struve, e quindi era stata ristampata da Amabile e Spampanato. La lettera è di grande rilievo, oltre che per la presentazione di una delle opere più significative di Campanella, anche per gli importanti elementi biografici che contiene (Ernst)

Nota redazionale: [Autografo. L’epistola è la versione originale del proemio dell’Ateismo trionfato italiano, indirizzato a Kaspar Schoppe]. Campanella ricorda la tortura della veglia e i cinque processi subiti. Accenna alla Metafisica italiana [opera andata perduta] e nel momento in cui scrive sembra sperare di poterne rientrare in possesso. Si difende dall’accusa di aver scritto De tribus impostoribus perché era stato scritto trent’anni prima della sua nascita e accenna alla Monarchia del Cristianesimo [andata perduta].

Destinazione: Roma
Destinazioni
Provenienza: Napoli
Provenienze

Data: 1° giugno 1607

Destinatario: Scioppio, Gaspare
Destinatari

Fonti manoscritte: Autografo, BAV [Biblioteca Apostolica Vaticana], Barb. lat. 4458

Edizioni: Ernst 1996, pp. 23-32; Ateismo trionfato, I, pp. 3-14; II, pp. 2-24 (ripr. anast. del ms)

Incipit: Sequita, campion di Christo, allegramente le tue magnanime imprese,

G. Ernst, Lettere, 2010 (ed. di riferimento): pp. 116-123

Testo della lettera

Schede storico-bibliografiche