Sommario: Avendo confessato e spiegato il suo difetto di scrivere un latino poco puro, si ripromette di
correggersi quando potrà godere della compagnia dello Schoppe, e intanto da lui si farà correggere il De
sensu e la Metafisica (Spampanato)
Nota redazionale: [Copia. Si tratta di un frammento di mano di Kaspar Schoppe, scritto tra la fine di dicembre 1608 e i primi
di gennaio 1609, preceduto dall’indicazione: “Ex alias eiusdem ad Schoppium”]. Campanella si giustifica per il fatto di
scrivere un latino poco puro, benché abbia letto Cicerone, Cesare, Sallustio, Livio, Terenzio, Lucrezio, Orazio, Virgilio,
Tibullo, Catullo, Persio, Giovenale, Plauto e altri. Si ripromette di correggersi quando potrà godere della compagnia dello
Schoppe, e intanto da lui si farà correggere il De sensu e la Metafisica.