Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 106

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Milesio, e molti boni filosofi appo Plutatco. Et la Cantica alla sposa
la rassomiglia.
Secondo segue che, sendo la Chiesa una, habbia un solo capo,
come la famiglia, e come la nave, e come il corpo, e che questo capo
non sia solamente invisibile, come è Christo, ma che habbia un vicario
capo visibile, perché tutti non vacillassimo nell’openioni, e
variassimo de’ prencipati e di fede ritornando alle scisme antiche, et
a tante sentenze quante teste. Il che adviene sempre tra heretici e scismatici,
che negano il capo. Di più, ciò conveniva alla providenza
divina per mantenere fra noi l’unità, e la profetia, che parla del
regno unico, universale del Messia, sempre raggiona di questo un
capo come visibile e durabile fra noi in terra sino al fine reggendo et
uniendo tutta la Chiesa.
Dice Ezechiele, capo 34, Rex unus erit
omnibus imperans, nec erunt amplius duae gentes, nec divident in duo
regna
. Et Osea, 5, Filij Israel, et filij Iuda ponent sibi caput unum. Et
Ezechiele, 34, Suscitabo super eos pastorem unum. Et 38, Erit servus
meus David rex, et pastor unus omnium eorum
. Et Ioannes, X, Fiet
unum ovile et unus pastor
. Et Salamone, Ecclesiaste, 12, Verba
sapientum sicut stimuli, et sicut clavi navis in altum defixi, quae per
magistrorum consilium data sunt a pastore uno
. Questa nave è la
Chiesa, col concilio de maestri e con un pastore instituita. Di più,
fece Dio un solo prencipe nel secolo innocente Adamo; dunque et
un solo nel secolo ristorato all’innocenza. Un solo padre e re fu nell’
arca; et la monarchia, sendo governo nobilissimo che più rappresenta
Dio, doveva esser posta nella Chiesa più che altro.
San Cipriano,
scrivendo a Cornelio papa, asserisce l’istesso: Quia, dicendo,
Unus Deus, unus sol, unus rex in apibus, unus armentorum magister.
E prova che la Chiesa è pur una, come un sole, con molti raggi che
son li vescovati, e come un arbore con molti rami. E Christo non è
diviso, come mostra san Paolo, dunque un capo lassò del mondo.
Capo di tutta la Chiesa universale senza dubbio fu san Pietro per
institutione di Christo, e non de vescovi, né degli apostoli, né degli
imperatori, ma divino iure. Primo; perché Christo a lui solo donò il
nome suo proprio, che in quanto fondator della monarchia christiana

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