Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 262
XXV
Dell’Inghilterra,
Scozia e Irlanda
Benché l’Inglese non pretenda a Monarchia, è però di grande
impedimento alla spagnola, per essere paese attissimo alla marinaria e
abondante di navi e soldati, li quali spesso predano le coste di Spagna
settentrionali e corrono sino al Mondo novo, dove quantunque non
possano fondare signoria, perché si è provisto con metter fortezze nei
porti oportuni, nondimeno possono fare, e fanno, gran danno, avendo
il Drago d’Inghilterra cinque fiate girato il mondo a torno, come
Magaglianes fece, e si potrebbero un giorno insignorire del regno di
Bacalaos, più commodo a loro di clima e per vicinanza.Ed è certo che
se re di Spagna fosse signore d’Inghilterra e delli paesi di Fiandra,
subito diventarebbe signore d’Europa e di gran paesi del Mondo
nuovo.
Dunque, non potendo egli occupare quell’isola per essere munitissima
dal sito e di gente feroce, nemicissima a Spagna per costumi e
religione, è necessario difendersi da loro con fortificare i luoghi
opportuni alle prede loro, cioè la Corugna <e le coste di Galizia,
Leone e Biscaglia>, e le coste dei regni dell’altro emisfero, come si
dirà, e usare ogni industria di snervare le forze loro. Al che fare,
l’Olanda e Frisia abondantissime di navi sarebbe il meglio remedio
opporre all’armata inglese, ut infra. Ma perché le navi della flotta
spesso son danneggiate da questa, remedio sarebbe attender a fare