Tommaso Campanella, Politici e cortigiani, p. 176

Precedente Successiva

perseguitato se non dalla pazienza (come dice Salamone e l’Evangelio e S.
Paolo) in sopportar li guai senza apostatare, o per forza, come Origene, o
per sdegno, come Tertulliano.
Però dico che questa gente Macchiavellistica durerà mentre dura l’amor
proprio
senza regola col commune, e mentre dura il secolo mortale e tenebroso,
e poi succederà quello in cui cessa la fraude e vincerà l’amor del tutto
sopra quel della parte, cantato da poeti per secol d’oro, da filosofi descritto
come stato d’ottima repubblica, da profeti antevisto in Gerusalemme liberata
da babilonici macchiavellisti, e da tutto il mondo aspettato e da Cristiani dimandato
«ut fiat voluntas Dei in terra sicut fit in coelo», il che ancora non
s’è visto, ma si vedrà quando «reminiscentur et convertentur ad Dominum
universi fines terrae et fiet unum ovile et unus pastor», cessata la prudenza
carnale di statisti, per preludio di quella gloria che poi si gusterà da trasferiti in
paradiso celeste da questa terra, ove semo seminati per crescere come in seminario
lavorato ed essercitato per mano di Macchiavellisti, e per essere poi
traspiantati al giardino delle delizie divine come tutto il genere umano desidera
non vanamente, e tutti i profeti e legislatori e apostoli promettono, contestando
Dio con soprannaturali meraviglie, che questa sia sua dottrina e verace
promessa.

Tutte l’eresie esser nate o ritenute per raggion di stato macchiavellistico, ma
nulla aver allignato né potere allignare senza
armi macchiavellistiche
Cap. XIII
L’eresie ancor tutte esser nate o promesse da gente macchiavellistica non ci è
istoria che nol dimostri, ma che nissuna sia allignata o cresciuta senza di questa
razza è cosa più che notoria.

Ieroboam, quando fu fatto re sopra diece tribù in pena del peccato di Salomone,
credea alquanto in Dio, benché era allevato nelle corti, perché il profeta
Osea Silonita ce l’aveva predetto da parte di Dio e segnalato con la divisione

Precedente Successiva