Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 204
che si sollevaro i Maccabei contro a lui. Dunque buone scuole cristiane,
cattoliche molte e utili, armate contra nemici, si devono
nutrire, perché così ti assecuri dal Papa e da nemici, e vincerai Fiandra,
ut infra.
Regola è che re di Spagna faccia in ogni provincia un collegio,
dove congreghi tutti i fanciulli di buon ingegno, secondo da maestri
di grammatica s’informerà, e cavarli d’ogni scola, e nodrirli a spese
proprie, e far di quelli un ordine, come di san Domenico, che si dica
l’ordine d’Austria, e nelli venticinque anni sacrarli a predicare, e si
dicano i predicanti del Re, e mandarne in Germania e in Inghilterra, e
quei che tornano vittoriosi godano i vescovati del Re, detti iuspatronati,
perché si assicurerà dal Papa e dai predicatori contrarii e eretici,
come la Sorbona guardò il re di Francia, e le sue ricchezze mangerà
chi lo serve, oltre altri utili ne risulteriano che dire non si ponno.
Abbiamo adesso seminarii di lingua e spada, instrumenti
d’Imperio.