Sommario: Comunica il suo felice arrivo a Parigi, dando le notizie delle onorevoli accoglienze e visite ricevute,
ed i particolari del viaggio da Lione in poi, e non tacendo in fine della lieta impressione provata allo spettacolo delle
ridenti terre di Francia e della gaia natura de’ francesi (Spampanato)
Nota redazionale: [Autografo] Campanella comunica all’abbate Fabri de Peiresc [Nicolas-Claude Fabri de Peiresc] il suo felice
arrivo a Parigi, dandogli notizie sull’accoglienza e sulle visite ricevute. Nomina i signori Puteani [i fratelli Pierre e
Jacques Dupuy, bibliotecari del Re], monsignor Floro [Charles de Noailles, vescovo di Saint-Flour], il signor Bordelt [Jean
Bourdelot], Moruoe [René Moruoe], Deodato [Elia Deodato], Caffarelli [Jacques Gaffarel], il conte di Ghisa [Carlo di Lorena
in realtà duca di Guisa], Buttiglier [Claude le Boutthilier]. Fornisce i particolari del viaggio da Lione e riporta la lieta
impressione provata allo spettacolo delle ridenti terre di Francia e della gaia natura dei francesi. Coglie l’occasione per
menzionare la sua intenzione di dedicargli la Medicina se venisse stampata anche se Gaffarel l’ha
promessa al duca di Parma e dichiara che ci saranno altre occasioni.