Scheda informativa lettera n. 35
Titolo: A Gaspare Scioppio in Roma
Sommario: Il Campanella non solo discorre in questa ampiamente dell’Anticristo per fornire materia da rispondere alle obiezioni di Giacomo I, ma anche prega lo Schoppe di ottenergli il trasferimento a Roma, dove presto si recheranno un amico e un cugino suo per presentare le opere in difesa della chiesa al papa che potrebbe ben comandare gli sieno mandati i Profetali e con essi l’autore; e sulla soprascritta, aggiunge che ha bisogno del libro del re d’Inghilterra per poter rispondere (Spampanato)
Nota redazionale: [Autografo]. Campanella scrive a Kaspar Schoppe di aver saputo da Serafino [fra Serafino Rinaldi da Nocera] delle sue remore per non essere riuscito ad ottenere il trasferimento a Roma. Campanella in questa lettera discorre ampiamente dell’Anticristo per fornire materia da rispondere alle obiezioni di Giacomo I [autore anonimo del Triplici nodo triplex cuneus, sive apologia proiuramento fidelitatis]. Prega lo Schoppe di ottenergli il trasferimento a Roma, dove presto si recheranno un amico e un cugino suo per presentare le opere in difesa della chiesa al papa [Paolo V]. Il papa potrebbe autorizzare che gli siano mandati gli Articoli Profetali e con essi l’autore; e sulla soprascritta, aggiunge che ha bisogno del libro del re d’Inghilterra per poter rispondere. La lettera si conclude [con un’aggiunta d’altra mano probabilmente del frate che inoltrò la lettera al convento dove spesso soggiornava fra Serafino Rinaldi].
Data: 7 novembre 1609
Fonti manoscritte: Autografo, Napoli, BN [Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III»],
XIII. D. 81, ff. 111-112
Edizioni: Amabile, Codice, p. 68-71; Spampanato, n. XXIX, pp. 152-156
Incipit: Accepi quod cupis a Seraphino atque intellexi, quod et ille admonet, a me te responsum desiderare
G. Ernst, Lettere, 2010 (ed. di riferimento): pp. 178-181