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CLXVI. ASV., Inquisitori di Stato, Busta 155.
3. Che l’Ambasciatore Foscarini habbia mandato il suo Capellano [Girolamo Moravo] ad essere essaminato dall’Arcivescovo di Conturberi contra due appostati che essendosi ricoverati sotto la protettione di esso Arcivescovo, et avendo ottenuto perdono da Roma, forse col mezo di detto Capellano, se n’erano fuggiti; di che havendo fatta l’Arcivescovo indolenza col S.r Foscarini, aveva esso in persona costituti tutti della sua casa, minacciandoli la forca se nol rivelavano.
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