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XI. Venditio (Ugento, 24 maggio 1603).
ASL. Sez. Not. 78/1, ff. 47v-48v. Atto rogato dal notaio Nicola Pici di Racale.
Eodem retro dicto die 24 mensis maij prime inditionis 1603 Ugenti et coram eisdem etc. In nostri presentia constitutis Jaonne Baptista Vanini de castro Taurosani agente etc. pro se etc. ex una parte et Nicolao Coletta de Ugento agente [...] ex parte altera. Predictus quidem Joannes Baptista [...] alienavit [...] dicto Nicolao presenti etc. clausoria duo olivarum et terrarum simul coniuncta sita et posita in feudo Geminis, in loco ditto la Torre di Gemini, iuxta bona heredum quondam Cristaldi Pacelle, bona dotalia Marij Panici, bona Nicolai Calò et alios etc. decimalia baroni curie ditti feudi, in reliquum autem franca etc. [...] et hoc pro convento et finito pretio etc. ducatorum quadraginta de carlenis argenti etc. [...].
Nel medesimo giorno, di cui a tergo, 24 del mese di maggio della prima indizione 1603 a Ugento e davanti agli stessi etc. In nostra presenza si sono costituiti da una parte Giovanni Battista Vanini della Terra fortificata di Taurisano, agente etc. per sé etc. e dall’altra parte Nicola Coletta di Ugento, agente [...]. Il predetto Giovanni Battista [...] alienò [...] al detto Nicola presente etc. due chiusure di olive e di terre unite insieme, site nel feudo di Gemini, in località detta la Torre di Gemini, confinante con i beni degli eredi del fu Cristaldo Pacella, con i beni dotali di Mario Panico, con i beni degli eredi del fu Nicola Calò e altri etc. con servitú di decime della curia baronale di detto feudo, franca per il resto etc. [...] e ciò al prezzo convenuto e determinato etc. di 40 ducati in carlini di argento etc. [...].
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