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XII. Venditio (Ugento, 24 maggio 1603).
ASL. Sez. Not. 78/1, f. 48r. Atto rogato dal notaio Nicola Pici di Racale.
Eodem retro predicto die eiusdem ibidem et coram eisdem etc. In nostri presentia constitutus supradictus Nicolaus Coletta de Ugento sponte recepit et habuit presentialiter et manualiter a dicto Joanne Baptista Vanini de castro Taurosani presente et ipsi Nicolao dante etc. ducatos septuaginta carlenorum argenti etc. ex causa puri et veri mutui; quos quidem ducatos septuaginta de dictis carlenis argenti etc. dictus Nicolaus sponte promisit integre etc. dare, restituire etc. dicto Joanni Baptiste etc. hoc modo videlicet: ducatos triginta quinque ex eis hinc et per totum mensem septembris primo venturi et reliquos ducatos triginta quinque hinc et per totum mensem julij secundo venturi intrantis anni 1604 [...].
Nel medesimo giorno, di cui a tergo, del medesimo mese, nello stesso luogo, davanti ai medesimi convenuti etc., in nostra presenza si è costituito il suddetto Nicola Coletta di Ugento e spontaneamente ha ricevuto al presente e nelle sue proprie mani dal detto Giovanni Battista Vanini della terra fortificata di Taurisano, il quale, presente, dà allo stesso Nicola etc. settanta ducati in carlini d’argento etc. per puro e semplice prestito; i quali settanta ducati in detti carlini d’argento etc. Nicola ha promesso spontaneamente di dare e restituire integralmente al detto Giovanni Battista etc. in questo modo, cioè: 35 ducati da ora fino a tutto il mese di settembre prossimo venturo e i rimanenti 35 ducati da qui fino a tutto il mese di luglio del prossimo anno 1604 [...].
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