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CXLII. Roberto Ubaldini al Giovanni Garzia Millini (Parigi, 31 luglio 1614).
ASVat., Segreteria di Stato, Lettere dell’Ubaldini, Nunzio in Francia, dell’anno 1614-15, t. iv, Nunziatura di Francia, v. 56, ff. 95v-96.
Minuta di una lettera non autografa dell’Ubaldini, non datata. La data e il destinatario si evincono dalla lettera precedente, indirizzata Al Sig.re Card.le Millino de 31 di luglio 1614.
Al med(esi)mo,
Con l’occasione che D. Giulio Cesare Vanini, chiamato già nella Relig(io)ne de Carmelitani fra Gabriel Vanini che hora si trova qui, scrive l’aggiunta a V. S. Ill.ma di darle aviso di certa sua opera, che dice haver composta sopra al sacro Concilio Tridentino, la quale egli desidera di, con licenza di cotesta sacra Congrega(tio)ne, stampare qui, devo riverentemente dire a V. S. Ill.ma ch’io stimerei molto a proposito, che in rispondendogli, con lodar la sua virtú, e con altri termini, che alla sua prudenza pareranno piú convenienti, et efficaci, ella procuri di persuaderlo a venir quanto prima in Italia; il che non dico già perch’io diffidi della sua constanza nella s(an)ta Religion Cat(toli)ca, di cui esso si mostra zelantissimo, ma perche, e per ogni caso, che può avvenire, meglio è che simil sorte di persone si ritirino quanto prima in quelle parti, ove si vive con piú timor di Dio, e con meno di libertà, di quel che si fa qui. U.
Quel frà Nicolò da ferrara Apostata Cappuccino, che come scrissi a V. S. Ill.ma con l’antepenultime mie era tornato in londra, è di nuovo venuto qua, e spero che Dio gli farà gratia di abiurare ben presto i suoi errori, se bene non lasciano di essermi sospettosiss(i)me le tante dilationi ch’egli frapone a q(ues)ta resolut(io)ne sí santa, e sí necess(a)ria per la salute dell’anima sua.
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