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CXLV. Diego Sarmiento de Acuña a Paolo V (Londra, 14 settembre 1614).
PRO. 31/12/8, ff. 73v-75.
Minuta non autografa, non firmata. Reca la data del 14 settembre 1614, ma una nota a margine in testa al documento ci fa sapere che la lettera fu spedita il 4 dicembre 1614: A n.ro S.mo Padre PP. 5° esta carta se embió a su S.d a los 4 de Xbre aunque tiene la fecha de 14 septiembre.
Deseando cumplir con el cuydado que los verdaderos hichos de la Iglesia de V. S.d deven tener de procurar el mayor augmento de la religion catt.ca y quitar los estorbos que impiden este buen fin, lo he procurado hazer assi despues que vine a este Reyno por mi obligacion particular y por el gusto y mandator del Rey mi Señor tratando de consuelo y augmento de los Catt.cos y reducion de los que no lo son, particularm.te de religiosos y sacerdotes apostatas ya he dado quenta a V. S.d con la ayuda del padre maestro fray Diego de La Fuente mi confesor de que devo estar muy reconocido a la merced y grandes misericordia que Dios nos ha hecho en esto.
La persona que entre todas las demas me ha dado mayor cuydado ha sido Don Ascanio Baliano Apostata religioso Capuchino, porque con la autoridad que en este Reyno ha cotrado y sus sermones ha hecho mucho daño con grande desconsuelo de los Catt.os, hize mas diligencias con el recato que pide la materia, y al fin esta en la buena disposicion que V. S.d se sirvira de mandar ver por su memorial que va aqui.
Muy humilm(en)te supp(li)co a S. S.d se apiade del y usando de su gran clemencia Le conceda las gracias que pide y aunque en lo temporal parece que nuestra imperffecion le escusa su poca salud y nececidades, y son muy buenos los effectos que V. S.d se puede prometer desta reducion a que sin duda se siguiran otras y grande consuelo en los catolicos y confusion en los hereyes.
Hame parecido tambien poner en consideracion a V. S.d la necesidad estrema que aqui padecen los hichos de Juan Felton por causa de haver puesto y publicado aqui el dicho Juan Felton la bula y sentencia Apostolica dada por la Sanctidad de Pio quinto contra la Reyna Isabel de que resulto martire, carle y a un hicho suyo y confiscarle sus bienes y se continua en hazer agora a las hichas muchas besaciones, y aunque yo las ayudo en lo que puedo, han menester la mano y liberalidad de V. S.d, aseguro a V. S.d sera muy bien empleada en ellas qualquier gracia assi por esto como por su grande virtud y continua oracion y otros exercicios y otras santas en que se ocupen.
Tambien me parece devo representar a V. S.d es grande la necesidad que aqui padecen los religiosos y sacerdotes y otros muchos pobres catolicos, y ya siendo esto cada dia mas por la priera que se dan a acabar las haziendas de los que pudieran socorrer, y sirviendose V. S.d de ayudar a esto como obra tan propia de su piedad podra ser por mano del Archipresbitero, y con esto podran pasar y muy mal de otra manera, y cesaran los santos y buenos off.os que hazen persuadiendo y conservando la verdadera obediencia a la S.tas Sede que es la principal causa porque padecen tanto.
Espero en la misericordia divina que pues la causa de V. S.d es suya ningun estorbo ni persecucion ha de turbar estos buenos effectos y el augmento del los Catt.cos que se vee aqui cada dia dispuestissimos a sacrificar la vida y todo lo demas de la tierra en defensa y servicio de la obediencia de Dios y de su Iglesia y de V. S.d y assi no hayo yo nada en hazellos compañia pues tengo tantas mas obligaciones para ellos g(uar)de Dios la santissima persona de V. S.d para el buen govierno de su Iglesia universal. Londres 14 septiembre 1614.
Desiderando adempiere ai miei doveri con la cura che i veri figli della Chiesa di Sua Santità debbono avere per la maggior diffusione della religione cattolica e per l’esclusione dei malvagi che sono di ostacolo a questo buon fine, per mio obbligo particolare e per la soddisfazione del Re, mio mandatario, mi sono impegnato, dacché vivo in questo Regno, in materia di consolazione e di incremento dei cattolici e di riduzione di coloro che non lo sono, specialmente dei religiosi e degli apostati, di cui ho già dato conto a Sua Santità con l’aiuto del Padre Maestro Diego de la Fuente, mio confessore; e devo essere riconoscente al suo favore e alla grande misericordia che Dio ci ha dato con la sua persona. La persona che piú di tutte mi ha dato maggior apprensione è stato don Ascanio Baliani, apostata cappuccino, poiché con l’autorità che in questo Regno ha conquistato e con i suoi sermoni ha recato molto danno e sconforto ai cattolici, fu assai diligente nel trattare con discrezione la materia e infine ha la salda speranza che Sua Santità si degnerà di vedere il Memoriale che le viene mandato di qua.
Supplico molto umilmente Sua Santità che, mettendo a frutto la Sua grande clemenza, abbia pietà di lui e gli conceda la grazia che chiede, se sotto il profilo del temporale sembra che la nostra imperfezione giustifichi la sua debolezza e le sue necessità, sono molto buoni gli effetti che senza dubbio Sua Santità potrà ricevere da questa riduzione, se altre ne seguiranno con grande conforto dei cattolici e con confusione degli eretici.
Mi è anche parso opportuno sottoporre alla considerazione di Sua Santità lo stato di estremo bisogno che qui patiscono i figli di John Felton per aver introdotto e pubblicato qui il detto John Felton la bolla e la sentenza apostolica data da Sua Santità Pio V contro la Regina Elisabetta; perciò egli risultò martire ed ha un figlio cui hanno confiscato tutti i beni; inoltre molte sono le vessazioni fatte continuamente alle figlie. E, benché io le aiuti come posso, esse hanno bisogno della liberalità e della mano vostra ed io assicuro Vostra Santità che sarà ben impiegata qualunque grazia sarà loro concessa sia per questo che per le loro virtú e le continue orazioni e altri esercizi e altre cose di cui si occupano.
Cosí ho il dovere di rappresentare a Sua Santità che qui è grande lo stato di bisogno che patiscono i sacerdoti e i religiosi e altri poveri cattolici; ed essendo tale bisogno ogni giorno piú grande per il fatto che si assottigliano le finanze di coloro che potrebbero soccorrere, se Sua Santità si dedica a ciò, come segno della sua pietà che potrà essere espletata per mano dell’Arciprete [William Harrison], e con ciò potranno tollerare ogni altro male e suggelleranno i santi e buoni uffici che rendono, persuadendo e conservando la vera obbedienza alla santa Sede che è la causa principale per cui tanto patiscono.
Spero nella divina misericordia poiché essendo la causa di questa la stessa di Vostra Santità, nessun ostacolo né persecuzione deve turbare questi buoni sentimenti e l’incremento di quei cattolici che ogni giorno si vedono qui dispostissimi a sacrificare la loro vita e la loro terra per la difesa e a servizio della obbedienza di Dio, della Sua Chiesa e di Sua Santità. Non ho niente che possa far loro compagnia, perché ho tante obbligazioni nei loro confronti e prego Iddio perché conservi la santissima persona di Sua Santità per il buon governo della chiesa universale. Londra 14 settembre 1614.
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