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CXLVI. Memoriale di don Ascanio Baliani per Sua Santità (Londra, 14 settembre 1614).
PRO. 31/12/8, ff. 75r-77r.
Sul margine sinistro il foglio reca la dicitura: Memorial de Ascanio Baliano para su S.d. Il documento non è autografo, né firmato. Giorgio Spini, che ne ha pubblicato la versione italiana, parziale rispetto al testo spagnolo, erroneamente ritiene che il documento sia siglato da Camillo Marchetti (ovvero Niccolò da Ferrara), il quale, tra l’altro, alla del 14 settembre 1614 aveva già raggiunto in Francia il nunzio Ubaldini.
Don Ascanio Baliano natural de la ciudad de Palermo en Sicilia frayle Capuchino que en la orden sse llamo fray Fulgencio de Palermo dize que ha mas de 9 años que sus grandes culpas y pecados causaron que huyendose y siendo Apostata de su orden sse viviese a este Reyno de Inglaterra donde se caso con una muger Inglesa y tiene en ella dos hichos, y ha predicado algunos años la falsa religion de los protestantes en la ciudad de Londres donde recide en la Iglesia que llaman de los Italianos en la calle de la plateria, y aunque el Rey de Inglaterra y los de su consecho y el que llaman Arçobispo de Cantarberi hazen mucha cuenta y estima de su pers(on)a y que para confirmalle mechor en Inglaterra y en la continuacion de sus herrores le han hecho natural del Reyno por particular previlegio y dadole pinziones que llega todo a mil ducados cada año demas de avelle ofrecido otros mayores acrecentamentos porque hazen gran caudal de tenelle aqui pareciendole que con esto podran dañar a la S(an)ta Iglesia universal de Roma por la noticia que el tiene de las cosas della, y assi le persuadieron que escriviese un libro en Italiano para embiar a Italia para desniar y trastornar el animo de los Italianos del camino de la verdad.
Y teniendo ya escrito este libro y en limpio para imprimille por ciertos medios vino a verse con Don Diego Sarm(ien)to de Acuña embaxador de la Mag.d Catt(oli)ca en Inglaterra y aviendo conferido con el algunas vezes el estado de sus cosas y asegurandole el dicho embaxador la piedad y perdon que allaria en la clemencia de V(uestra) S(antida)d le fue abriendo Dios los ochos y mostrando su luz y las tinieblas en que se alla causandole esto las lagrimas y desconsuelo que es Justo. Y assi como hicho humilde y obediente de la Iglesia y de V(uestra) S(antida)d se postra con toda humildad y reberencia a sus sanctissimos pies y le supplca que apiadandose desta alma y obecha perdida la torne a admiter a su santo gremio y obediencia lo qual protesta que pide y suplica por solo la salbacion de su Alma sin otro respecto ni consideracion.
Mas porque el estado de sus cosas y […] con muger y hichos que ha de dexar y con falta de salud, para poder vivir con quietud lo que Dios fuere servido de dalle de vida y podella ocupar mejor en servicio de V(uestra) S(antida)d y de su S(an)ta Sede a que piensa hazer muy utiles y importantes servicios, y ya estos dias ha començado a hazer algunos de consideracion suplicamos humildemente a V(uestra) S(antida)d se sirva de concederle las gracias siguientes.
Embiarle un breve apostolico sub anulo Piscatoris en muy autentica forma con yndulto general de qualquiera culpa sentencia o peso a que hasta el dia de la data del breve huviere yncursido, o, podido yncursir, o, merecer por causa de qualquiera delito hecho o pretexto contra el desde que nacio hasta entonzes en calidad y grado seglar sacerdotal, o, monastico o de frayle y que se entienda estenderse esto a qualesquiera tribunales assi de la Inquisicion de Roma o qualquiera otro magistrado, o, congregacion.
Y assi mismo exempcion de qualquiera pena en la qual huviera podido yncursir por via o causa de obligaciones que huviese hecho o pudiese hazer porque los pecados y hierros del dicho Don Ascanio han sido muchos y grandes y assi ha menester para poder vivir fuera de Inglaterra que la gracia y m(erce)d del Indulto sea muy general para que nadie le pueda molestar por cosa que haya cometido en genere o en especie especificando las clausulas y cautelas necesaries para su seguridad assi en materias de censuras y regularidades como de averse ordenado de orden scura antes de tener los años necessarios para ello y que sea restituydo y reyntegrado en la administracion de los sacram(en)tos y avilitado y hecho capaz para poder tener qualquiera dignidad eclesiastica.
Supplica se le señale alguna renta con que pueda vivir en avito de clerigo seglar y ya que no sea tanta como la que dexa en Inglaterra la que baste con que poder pasar con quietud. Tambien ha menester alguna ceyuda de carta y provision para su viage y dexar acomodados a su muger y sus hichos.
Y haze protestacion como ha dicho que suppl(i)ca a V(uestra) S(antida)d estar m(erce)des por solo gracia y clemencia para la paz y quietud de su espiritu y persona como devil y flaco.
Dize que che llebara consigo a otro predicador que nacio en Chiavena que esta despuesto y inclinado a la verdadera fee catolica y se llama Juan Estonio pero tambien desea que V(uestra) S(antida)d le conceda breve particular para el. Este hombre nacio en la falsa religion de los hereticos, pero con la compañia del dicho Don Ascanio Baliani se ha reducido y se ganara esta Alena tambien, y el dicho Don Ascanio espera ganar otras muchas.
Don Ascanio Baliani, nativo della città di Palermo, in Sicilia, frate cappuccino, che nell’ordine assunse il nome di fra Fulgenzio da Palermo, dice che da piú di 5 anni le sue grandi colpe e i suoi peccati furono la causa per cui, come apostata del proprio ordine, si stabilí in questo Regno di Inghilterra, ove si accasò con una moglie inglese, da cui ha avuto due figli. Egli ha predicato per alcuni anni la falsa religione dei protestanti nella città di Londra, dove risiede nella Chiesa che chiamano degli Italiani, nella via dell’argenteria, e il Re d’Inghilterra, il suo Consiglio e quello che chiamano arcivescovo di Canterbury tengono in gran conto e stima la sua persona, tanto che per legarlo meglio al loro Regno e per farlo continuare nei suoi errori lo hanno naturalizzato nel Regno e come privilegio particolare gli hanno assegnato una pensione che ammonta a mille ducati l’anno; in piú gli hanno offerto altri maggiori incarichi, poiché considerano un gran capitale tenerlo qui, convinti come sono, di poter recare per mezzo della sua persona gran danno alla Santa Chiesa universale di Roma. Sapendolo ben informato delle cose di quella religione, lo persuadettero a scrivere un libro in italiano da inviare in Italia per sviare e frastornare l’animo degli italiani dal cammino della verità.
E avendo già scritto tale libro, nel momento di passarlo alla stampa, venne ad incontrarsi, attraverso intermediari sicuri, con don Diego Sarmiento de Acuña, ambasciatore della Maestà Cattolica in Inghilterra e, avendo parlato alcune volte con lui della situazione delle sue cose, ed avendogli assicurato il detto ambasciatore la pietà e il perdono che avrebbe trovato nella clemenza di Sua Santità, accadde che Dio gli aprí gli occhi e gli mostrò la luce e le tenebre che causano lacrime e sconforto in chi è giusto. Cosí come figlio umile e obbediente della Chiesa e di Sua Santità si prostra con tutta la sua umiltà e riverenza ai suoi santissimi piedi e la supplica che, avendo pietà di questa anima e pecorella smarrita, torni ad ammetterla nel suo santo grembo e obbedienza; e protesta di chiedere e supplicare ciò solo per la salvezza della sua anima, senza altro scopo e considerazione.
Poiché lo stato delle sue cose – con la moglie e i figli da mantenere e il suo debole stato di salute – per poter vivere in pace il resto della vita che Dio si è degnato di concedergli e per poterlo sfruttare meglio al servizio di Sua Santità e della sua santa Sede, alla quale egli pensa di offrire assai utili e importanti servigi (e già in questi giorni ha cominciato a farne alcuni di gran rilievo), supplichiamo umilmente Sua Santità di degnarsi di concedergli le seguenti grazie:
Inviargli un breve apostolico sub anulo piscatoris in forma autentica con indulto generale di ogni colpa e sentenza in cui è incorso o potrebbe incorrere fino alla data del breve o che possa meritare a causa di qualunque delitto reale o presunto contro di lui, dal momento che nacque fino a che non conseguirà la qualità e l’abito secolare, o monastico o fratesco, e che l’indulto si intenda esteso a qualsivoglia tribunale cosí della Inquisizione Romana come di qualsivoglia altro magistrato o Congregazione.
Similmente gli sia garantita l’esenzione da qualsivoglia pena in cui potrebbe essere incorso per via o per causa degli obblighi che potesse aver assunto, perché i peccati e gli errori del detto Don Ascanio sono stati molti e grandi ed è necessario che, per poter vivere fuori dell’Inghilterra, la grazia e la misericordia dell’indulto siano molto ampie di modo che nessuno possa molestarlo per cose che abbia potuto commettere in generale o specificatamente, esplicitando le clausole e le cautele necessarie per la sua sicurezza cosí in materia di censura e di regolarità come per essere entrato nell’ordine prima di avere gli anni necessari per esso e, infine, che sia restituito e reintegrato nella amministrazione dei sacramenti e abilitato e reso capace di poter tenere qualsivoglia dignità ecclesiastica.
Supplica che gli sia assegnata una qualche rendita che gli permetta di vivere in abito di chierico secolare e che sia, se non pari a quella di cui godeva in Inghilterra, sufficiente a farlo vivere in pace.
Cosí ha bisogno di un documento e di una somma per il viaggio e per lasciare in condizioni di agiatezza la moglie e i figli.
E protesta e dichiara di supplicare per queste misericordie Sua Santità solo per grazia e clemenza e per la pace e la tranquillità del suo spirito e della sua persona che è debole e fiacca.
Dice che consiglierà un altro predicatore, nato in Chiavenna, il quale è pronto e incline alla vera fede cattolica e si chiama Giovanni Eston, e desidera che Sua Santità conceda anche a lui un breve. Questo uomo è nato nella falsa religione degli eretici, però si è convertito con l’aiuto del detto don Ascanio e, se guadagnerà anche questo, il detto don Ascanio spera di poter guadagnare alla fede molti altri.
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