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XXI. Domenico Pinelli a Elia Carnevalio (Roma, 27 maggio 1600).
AGOC., ii. C. O. i (9). Acta Visitationum Provinciarum Italiae per Rev.um P. Mag. Henricum Sylvium, f. 215v.
Copia non autografa.
Molto Rev. Padre. Mi sono molto maravegliato di quel che è seguito in cotesto n(ost)ro monastero di Cremona, et della protesta fatta al Prov(incia)le et di tutto quel piu che voi sapete, et mi è parso che si sia proceduti con una imprudente insolenza, la quale non voglio che passi senza essempio di punitione grave per servitio d’altri, che cosí m’ha commesso S. B(eatitudi)ne et però si come me ne dispiace per servitio n(ost)ro, che ben sapete quel che ho fatto per voi, cosí non vi maravegliarete di tutto quello che alla giornata intenderete di pene, et di penitenze contro quelli insolenti, et q(uest)o mi basti havervi detto per hora et con q(uest)o fine la gratia di Dio sia con voi. Di Roma li 27 di maggio 1600. V(ost)ro confratello D. Cardinale Pinello. Mi doglio di q(uest)o procedere, et bisogna che voi pensiate di risolvervi di vivere altrimente, che se non lo facete, sarà male per voi, et credetemelo.
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