Documenti
CCX. De La Gorrée a Jean de Rudèle (Luglio 1620).
ADHG, 1 G 410 bis, pièce 5.
Lettera autografa di De la Gorrée, firmata.
Monsieur,
Je vous envoye ce que j’ay travaillé sur les deux premiers livres de Vaninus. Le despart du porteur de Lion et mon infirmité ne m’ont pas permis de le faire plus exactement, ny advancer davantage. Il y en a la, a mon advis, asses pour le condamner. J’ai creu faire mieux de vous envoier cecy imparfait que d’attendre mon retour des champs pour achever le reste, ou je m’en vais, Dieu aidant, demain et ou malaisement y pourrois-je guere travailler que le livre ne fut veu. Outre que mon mal de teste a tellement creu pour ce peu d’effort que j’ay fait que j’ay occasion de craindre pire, je seray neantmoins disposé d’accomplir en tout vos commandemens et vous pouvez disposer absolument de celuy qui est. Monsieur, le tres humble et affectionne de vos serviteur en N(ostr)e S(eigneu)r, De La Gorrée, prestre.
Vi invio il lavoro che ho fatto sui primi due libri di Vanini. La partenza del corriere di Lione e la mia infermità non mi hanno consentito di farlo con piú esattezza, né di dilungarmi oltre. A mio avviso ce n’è abbastanza in quel libro per condannarlo. Ho ritenuto piú opportuno inviarvi questa [relazione] imperfetta piuttosto che attendere per aggiungere il resto al mio ritorno dalla campagna, ove, con l’aiuto di Dio, mi recherò domani e dove, sfortunatamente non potrei far nulla per impedire che il libro sia letto. Inoltre per questo piccolo sforzo che ho fatto il mio mal di testa è cresciuto tanto che ho modo di temere il peggio; sarei tuttavia disposto ad ottemperare appieno ai vostri comandi e voi potete assolutamente disporre, Mio Signore, di colui che è il piú umile ed affezionato dei vostri servitori in Cristo. De La Gorrée, prete.
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