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L. Litterae familiares di Enrico Silvio (Roma, 20 agosto 1609).
AGOC., Ultimum Regestum Henrici Sylvii Generalis, ii C. O. i. (14), f. 11r-v.
In testa al documento: Die 20 Augusti 1609 R.mus P. scripsit ad P.res Regentes Papiae, Patavii, Neapolis, Cataniae et Panormi infrascriptas litteras familiares.
P.re M.ro Reg.te, et lectore n.ri in Christo.
Con grandissimo nostro disgusto troviamo che sin qui s’è fatto molto poco progresso nelli studij, e tutti ci travagliano e molestano tutto il giorno per haver gradi, e nessuno, o ben pochissimi s’affaticano per aquistargli, cosa che c’ha fatto resolvere di non dare grado a nessuno, almeno superiore, se prima non ne faciamo noi esperienza della loro dotrina e sufficienza, poiche ben spesso ci negano le relationi in altra forma di quello che in fatti si ritrova, donde nasca questo difetto o da Reggenti o da studenti non lo sapiamo di certo, ben crediamo che ugualmente siano negligenti. Per inviare dunque il negotio per quelli termini che si convengono in virtú di questa nostra vi comettiamo et ordiniamo che essaminiate tutti gli studenti tanto graduati, come non graduati, conforme alla loro professione e consideriate molto bene la loro habilità e sufficienza et gli assegnate a ciascheduno la lett(io)ne che haveranno da sentire, e trovandone alcuno inhabile o senza fondamento d’humanita, gli dichiararete privi di grado e per nostra commissione li mandarete al suo Provinciale che li proveda di Convento e se sono graduati li dichiarete ancora privi di grado, dandoci aviso del numero di studenti e fedele relatione della loro sufficienza, avertendovi che se in questo usarete passione o malitia vogliamo che incozziate nella disgratia nostra e nella privatione dell’officio, perche questo è un negotio che troppo importa al servitio di Dio e beneficio della Relig(ion)e e non vi fidate di dire che non si saprà, perche non passeranno avanti che noi non gli sentiamo tutti di presenza e se non c’ingannarete adesso, un’altra volta ci fidaremo di voi, ma se c’ingannarete mai piú ce ne fidaremo. State santi e pregate il Signore per noi. Da Roma li 20 d’Agosto 1609.
Quest’ordine l’osservarete anco con quelli che non sono costi e che alla giornata verranno.
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