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LII. Petizione di due carmelitani (Venezia, febbraio 1612).
PRO SP. 99, B. 9, f. 297v.
Non datato, né firmato, di mano di amanuense. Attergato: All’Ill.mo et Col.mo Sig.re l’Ambasciador d’Inghilterra.
Ill.mo ed ecc.mo Sig.re
Havendo due Religiosi Sacerdoti, e Predicatori per lunga pratica conosciuto la vanità della Chiesa Romana, et essendo stati illuminati dallo sp(iri)to s(an)to ad abbracciar la verità della Chiesa Inglese.
Suppl(ica)no V. E. che resti servita ammetterli, et assegnarli a q(ue)llo in che saranno trovati atti; esibendosi d’oppugnare quanto contro d(ett)a Chiesa è stato sin qui scritto dal Cardinal Bellarmino, o qualsivoglia altro Papista e di scrivere de malo statu Romanae Eccl(es)iae; et in somma di difendere coll’inchiostro, e col sangue loro la verità di d(ett)a Chiesa sino alla morte. Facendo intend(ere) a V. E. qualm(ent)e fanno professione di belle lettere, di lingua toscana, latina e spagnuola; di leggi, di Teologia e di sacra scr(ittur)a. La onde essendo q(uest)a un’opera, della quale V. E. ne riceverà merito da S. D. M. ne sperano col suo favore l’adempimento.
Quam Deus.
Li med(esi)mi.
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