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XCIV. Dudley Carleton a George Abbot (Venezia, 13 settembre 1613).
PRO SP. 99, B. 13 ff. 216r-217r.
Lettera non autografa di Carleton, siglata D. C., datata From Venicie this 3d of Sept.r 1613 st. vet.
Right honorable my most singular good L(or)d
I cannot difer to give your L(ordshi)p my most humble thanks for your Letters of the 4 of August wherein your favor to my pore person is so amply expressed, that my wife that hath her part therein can not be satisfied without the aknowledgment of her ancient obligations to your Grace and the comfort shee receaved to find herself contynued in your remembrance [...].
I most humbly thank your L(ordshi)p in the behalf of the two Italians whose honorable usage I heare of many wayes, and I suppose the exemple thereof doth stir up others of the same or like condition as these were to take the same course, I having had of late diverse sutors in that kind. But I shall be glad that these may contynue to give your Grace satisfaction without troubling you with more. That which I advertised your L(ordshi)p of Sig.r Francesco Biondi his likelyhood of being employed hither to this State by the Prince Palatine is ceased by advise of his kindes from hence as a charge very unproper for him and dangerous unto them [...].
From Venice this 3rd of Sept(embe)r 1613 st(ylo) vet(ere). Your Graces most devoted to your service D. C.
Mio On.mo ed Ottimo Signore
Non posso tardare di porgere alla S. V. i miei piú che umili ringraziamenti per la Sua lettera del 4 agosto, in cui manifesta con franchezza la Sua benevolenza verso la mia povera persona, tanto che mia moglie, che in ciò ha una sua parte, non può ritenersi soddisfatta se non nel riconoscersi sinceramente obbligata alla S. V. e confortata nel sentirsi continuamente presente nei Suoi ricordi.
Molto umilmente ringrazio Vostra Signoria a nome dei due Italiani della cui onorevole condotta sento parlare in molti modi e suppongo che il loro esempio indurrà altri di identica o simile condizione a prendere la stessa decisione, avendo avuto ultimamente diverse altre richieste dello stesso tipo. Ma io sarei felice se costoro potessero continuare a dare soddisfazione a Sua Grazia senza che io la importuni ulteriormente. L’avviso che le ho dato circa la probabilità che il Sig. Biondi sia impiegato per questo Stato da parte del Principe Palatino è superato da analogo avviso proveniente da qui per il quale si ritiene che un incarico siffatto sia inadeguato per lui e dannoso per loro. Devoto servitore di Sua Grazia D. C. Venezia, 3 settembre 1613 st. vet.
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