Tommaso Campanella, Aforismi politici, p. 109

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57. Il legislatore divino ha l’idea della sua politica nella
corte celeste. L’umano sapientissimo nel governo dell’universo
o del corpo umano. Il men sapiente nelli modelli usati
dai buoni legislatori in fatti, come fu Solone, o in scritture
come fu Platone, o in tutti due, come Moisè, donde ognuno
impari.

58. L’uomo e la femina, che sono il primo elemento della
republica, consistono d’animo e di corpo e di beni esterni.
La republica ha per anima la sapienza e la religione. Per
corpo il senato et il consiglio e tutti quelli che possino aver
ufficii.

Philosophi et sacerdotes. Sapientia et religio. Consilium
et senatus. Magistratus.
Per beni esterni i soldati, mercenarii et aussiliarii, et artefici,
se non hanno parte nel ufficio e nel governo. Per lo
spirito che lega l’animo et il corpo, la legge. Per l’occhi,
i sapienti investigatori delle scienze. Per l’orecchie, i mercanti
e spie. Per lingua, i predicatori e l’imbasciatori. Per
mani, i soldati. Per piedi, gli artisti et agricoltori. Per sostegno
delli beni dell’animo e del corpo ha le fortune, cioè
li servi, le vettuaglie et i denari.
Milites, artifices, mercatores. Lex - spiritus. Philosophia
- oculi. Mercatores - aures. Lingua - orationes. Manus
- milites. Pedes - artifices et agricolae.
59. Secondo la natura l’anima domina al corpo, il corpo
alli beni della fortuna; così la religione e sapienza al consiglio
et il consiglio alli soldati et artefici commanda.
60. Più si deve stimare il bene del animo, poi del corpo e
poi della fortuna, e più deve ognuno amare il ben del suo
animo che del compagno, e così del corpo e della fortuna
sua che del compagno; ma più si deve stimare il bene del
animo del compagno che del proprio corpo, e più del corpo

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