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CI. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 5 dicembre 1613).
PRO SP. 14/75, ff. 52r – 53r.
Lettera autografa di Chamberlain, firmata e datata From London this 25th of November 1613. Attergato di mano del Chamberlain: To the right honorable S.r Dudley Carleton knight Lord Ambassador for his Ma.tie at Venice.
My very good Lord
[...] On Sonday divers positions of Jesuites (specially of Suarez the Spaniard) were read and difensed at Paulus crosse, very derogatorie to the authoritie of Princes, and after the sermon a goode number of his bookes were there publikely burnt. That day seemed to be overruled by some fierie constellation for there was a great fire at clarken-well that burnt up divers houses and stables, another hard by St. Sepulchers church, and a ship in the Thames was fired by a mischaunce and quite consumed. There was more harme don by the floudes that I mentioned in my last, then was at first knowne, for they have had great losse in Rumney marsh, in Lincolnshire, in the yle of Ely, and most about wisbech, but specially in Norfolke where there were five townes together wholly under-water, and many people drowned, and those that saved themselves in the churches and steeples in daunger to be famished before they could be relieved.
I know not how yt comes to passe, but the two friers you sent over are in poore case, and have ben both lately sicke specially the younger that was with the archbishop of yorke, but wearie of that place, and belike lingering after this goode towne could not agree with that ayre forsoth, so that he was appointed to the bishop of London, who making stay to receave him till he might be discharged of an English converted Jesuit committed to him, he fell sicke in the mean time, and the best relief I learn he found was that he was begged for in some churches, and his companion goes up and down to gather the charitie of all theyre acquaintance and well willers.
[...] From London this 25th of November 1613. Your Lordships to commaund John Chamberlain
Mio Ottimo Signore
Domenica [1° dicembre 1613 del calendario gregoriano] in Paulus Cross sono state lette e difese, con molto disprezzo dell’autorità del Principe, diverse tesi di gesuiti, specialmente dello spagnolo Suárez [i. e. Francisco Suárez]. Dopo il sermone molti suoi libri furono pubblicamente bruciati. Quel giorno sembrava dominato da una costellazione di fuoco, perché ci fu un grosso incendio a Clerken-well che mandò in fumo diverse case e stalle, una delle quali si trovava vicino alla chiesa del Santo Sepolcro e una nave andò in fiamme sul Tamigi con tanto danno da essere interamente bruciata. Ma una disgrazia piú grande venne dalle inondazioni di cui ti ho parlato nella mia ultima lettera, non appena ne ebbi le prime notizie, poiché ci sono state grandi perdite in Romney Marsh, nel Lincolnshire, nell’Isola di Ely, proprio presso Wisbech, ma soprattutto nel Norfolk, ove furono interamente coperte dall’acqua cinque città nelle quali molti annegarono e coloro che si rifugiarono nelle chiese e nei campanili morirono di fame prima di essere tratti in salvo.
Non so come possa essere accaduto, ma i due frati che hai inviato di recente sono in misero stato e si sono entrambi ammalati, specialmente il piú giovane [Giovanni Maria Ginocchio] che era con l’arcivescovo di York, ma l’insopportabilità di quel luogo, e forse il protrarsi del soggiorno in una città la cui aria gli riusciva nociva, portò alla decisione di trasferirlo presso il vescovo di Londra [i. e. John King], il quale era pronto a riceverlo non appena si fosse liberato di un gesuita inglese convertito [i. e. John Dalston] che gli era stato affidato; ma quegli in breve tempo si era ammalato e il miglior sollievo che, come intendo, ha trovato è stato quello di elemosinare in alcune chiese; il suo compagno è andato a destra e a manca a mendicare la carità a tutti coloro che, dotati di buona volontà, erano di sua conoscenza [...]. Servo tuo John Chamberlain. Londra 25 novembre 1613.
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