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CXII. Roberto Ubaldini a Giovanni Garzia Millini (Parigi, 25 febbraio 1614).
ASVat., Segreteria di Stato. Lettere dell’Ubaldini, Nunzio in Francia, dell’anno 1614-1615, t. iv, Nunziatura di Francia, v. 56, ff. 38v-39r.
Minuta datata de 25 di febraro 1614.
Al Med(esimo) Sig.re Card.le Millini de 25 di febraro 1614
Di fra Gabriele Vannini e di fra Bonaventura Ginocchi, Apostati dell’ordine del Carmine, de’ quali mi scrisse V. S. Ill.ma a 10 di settembre passato, incaricandomi di come gli dovevo ricevere, se comparivano avanti di me, non ho mai havuta altra nuova, che quella che vedrà V. S. Ill.ma dall’aggiunta copia di l(ette)ra scrittami da d(ett)o fra Gabriele resami ultimam(en)te da un sig.re francese ottimo cattolico [forse La Foret che bazzicava nell’ambasciata del Foscarini ] venuto di Londra; se il Ginocchi si presenterà da me, esseguirò con la maggior diligenza che saprò gl’ordini, ch’ella mi diede in d(ett)a sua, e tornando il prefato s.re in Inghilterra risponderò a fra Gabriele, essortandolo alla constanza, se pure Dio bened(ett)o fosse servito, ch’egli espiasse le sue colpe col martirio, e se si liberasse dalle carceri, come intendo certamente che farà col martirio, e se si liberasse dalle carceri, come intendo certam(en)te che farà col mezzo dell’intercess(io)ne dell’Amb(asciato)re di Spagna residente colà di venire a godere quanto prima delle gratie spirituali, e temporali, che è servita la S(anti)tà di N(ostro) S(igno)re di fargli, et a suo tempo aviserò V. S. Ill.ma di quanto succederà. U
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