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CXXVIII. Guido Bentivoglio a Diego Sarmiento de Acuña (Bruxelles, 15 aprile 1614).
AGS., Estado, v. 368, ff. 41r.
Minuta. Il destinatario è indicato il calce al foglio: Ill.mo S. Ambas.r di Spagna in Ingh.a. La firma del Bentivoglio è autografa. Manca l’attergato.
Comparve questi giorni a dietro [il 22 marzo 1614] il gentilhuomo Genovese [Giovanni Maria Ginocchio], che veniva da Londra, con lettera di V. S. Ill.ma de’ 7 del passato [7 marzo 1614], e poco doppo [il 3 aprile] arrivò il suo compagno, ch’era prigione costí. Io ho raccolto, et abbracciato l’uno et l’altro con quell’affetto, che conveniva, e per ben loro ho cominciato a mettere in essecutione le cose, che mi sono state commesse dalla Santità di N(ost)ro Sig(no)re; e per spedirli del tutto solam(en)te aspetto, che mi giunga qualche lettera di V. S. Ill.ma intorno alla persona di quello, ch’è stato l’ultimo a venir qua. Intanto non ho voluto differir piú oltre in render quelle gratie, che debbo a V. S. Ill.ma per la fatica, presa da lei in procurar la reduttione delle due persone sudette e si come a Lei se ne deve la principal laude, cosí procurerò, ch’ella ne riporti anche il principal merito appresso Sua Santità. E per fine a V. S. Ill.ma bacio con ogni affetto le mani. Di Brusselles, li xv d’Aprile 1614. Di V. S. Ill.ma Aff(ettuosissi)mo Ser(vito)re G(uido) Arc(invesco)vo di Rhodi.
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