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CXXXVI. Diego Sarmiento de Acuña a Francisco De Castro (Londra, 17 maggio 1614).
PRO 31/12/5 ff. 48r-v.
Al Conde de Castro Duque de Taurisano del Consejo de su Mag.d y su Embaxador en Roma a 17 de Mayo 1614.
Por aver escrito dos dias ha a V. Ex.a por el ordinario y no tener aora cosa de nuevo que aña dir solo diyo en esta que el portador va a hecharse a los pies de su Sanctidad en reconocimiento de la gracia y misericordia que le ha hecho de que dara cuenta a V. Ex.a y si para esto y para que su Sanctidad le haga nuevo favor tuviere nezesidad del de V. Ex.a y le buscare como creo lo hara suplice a V. Ex.a lo apadirne que la mudança de su vida y buen exemplo con que ha vivido despues que se redujo a la Iglesia y al ser. V. Ex.a Embaxador del Rey nuestro señor y de suyo tan inclinado a favorezer obras de piedad me asegura le hara esta merced sin ninguna otra interzesion que la estimare por propia por ser el portador mi aliyado y a verze reduzido en mi casa, guarde Dios a V. Ex.a como deseo en Londres a 17 de Mayo 1614.
Al Conte di Castro, Duca di Taurisano, del Consiglio di Sua Maestà e suo ambasciatore in Roma. Addì 17 maggio 1614.
Per aver scritto due giorni fa a Vostra Eccellenza per mezzo dell’ordinario e per non aver ora nient’altro di nuovo, desidero solo dirle in questa lettera che il portatore va ad inchinarsi ai piedi di Sua Santità in riconoscimento della grazia e della misericordia che gli ha reso e di cui darà conto a Vostra Eccellenza sia per questo sia perché Sua Santità gli faccia un nuovo favore nell’incaricarla di venire incontro alle sue necessità ed egli guadagnerà – come credo – nel supplicarla di aver pietà del suo mutamento di vita e del buon esempio con cui è vissuto dopo essersi riconvertito alla Chiesa. Ed essendo V. Eccellenza, Ambasciatore del Re nostro signore, naturalmente incline a fare opera di pietà sono sicuro che gli farà questa grazia senza nessuna altra intercessione, poiché la stimerà come cosa propria per essere il portatore di questa lettera mia creatura e per aver trovato rifugio nella mia ambasciata. Dio protegga V. Eccellenza come desidero. In Londra, 17 maggio 1614.
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