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CLXXXIV. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 14 marzo 1618)
ASUR, Decreta Sancti officij, 1618, ff. 91-92.
Feria quarta. Die 14 Martij 1618.
Fuit Congregatio Sanctae Inquisitionis in Palatio Ill.mi et Rev.mi Cardinalis Aldobrandini in Regione Trivij coram Ill.mis et Rev.mis D. D. Petro tit. S. Mariae Transtiberim Aldobrandino, episcopo, Roberto tit. S. Mariae in via Bellarmino, Ioanne Garsia tit. Sanctissimorum quatuor Coronatorum Millino, Fabritio tit. Sancti Augustini Verallo, fratre Augustino Gallamino tit. S. Mariae Aracoeli, Gaspare Tit. Sanctae Crucis in Hierusalem Borgia, nuncupatis presbiteris misericordia divina Sacrae Romanae Ecclesiae Cardinalibus in universa Republica Christiana adversus hereticam pravitatem Inquisitoribus generalibus a Sancta Sede Apostolica specialiter deputatis; praesentibus D. D. fratre Desiderio Scalia de Brixia, ord. Praedicatorum, Sacrae Theologiae magistro, Commissario Generali S. Officij, Mario Filonardo I. U. D. Assessore, et Carolo sincero et I.U.D. Procuratore fiscali, in qua propositae fuerunt causae infrascriptae quas in notam sumpsit idem Assessor et mihi notam tradidit.
Ioannis Mariae Ginochij carcerati in hoc Sancto officio in poenam lecto memoriali decretarunt ut habilitetur sub fide scutorum ducentorum de redeundo ad carceres, statim hac convaluerit.
Mercoledì, 14 marzo 1618.
Si è riunita la Congregazione della Santa Inquisizione nel Palazzo dell’Ill.mo e Rev.mo Cardinale Aldobrandini, nel rione di Trevi, alla presenza dei Cardinali Illustrissimi e Reverendissimi, Pietro Aldobrandini, vescovo, titolare di Santa Maria in Trastevere, Roberto Bellarmino, titolare di Santa Maria in Via, Giovanni Garzia Millini, titolare dei SS. Quattro Coronati, Fabrizio Verallo, frate Agostino Galamini, titolare di S. Maria Aracoeli, Gaspar Borja [y de Velasco], titolare di S. Croce in Gerusalemme, preti nominati Cardinali per divina misericordia della Sacra Romana Chiesa, nominati in particolare dalla Santa Sede Apostolica quali Inquisitori generali contro la eretica pravità prima dell’ingresso nella Congregazione davanti al Santissimo (papa); presenti i RR. Padri frate Desiderio Scaglia, bresciano, dell’ordine dei Predicatori, maestro di Sacra Teologia, Commissario Generale del Santo Uffizio, Mario Filonardi, Dottore in utroque iure, assessore, e Carlo Sinceri, Dottore in utroque iure, procuratore fiscale, nella quale riunione sono state proposte le cause sottoscritte che il medesimo assessore ha assunto nella nota da lui stesso trasmessami.
Letto il memoriale di Giovanni Maria Ginocchio, carcerato in questo Santo Uffizio per scontare la pena, (i Cardinali) hanno deciso che possa curarsi su versamento di duecento scudi di garanzia con la promessa di rientrare in carcere non appena guarito.
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