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XXXVI. Sonetto di Giovanni Maria Ginocchio
A che tanti consigli? A che tant’opre?
Per scerner de la Patria il Padre, e’l Duce?
Qual nova luce a ritrovar la luce;
Che per tutto da se si mostra, e scopre?
Il Fanal, ch’altri lumi asconde, e copre,
Et a scoprirne un sol scorge, e conduce,
Dal riverbero suo tanto riluce:
Che non è d’uopo, ch’altra lampa adopre.
Qual Cinthia suol tra le minute stelle:
E l’Alba, e ‘l Sol tra ‘l gelido trione
Rotar piú vive, e lucide Fiammelle.
Tale, non tra sei sole, il Ciel propone;
Ma tra quante have Giano Anime belle,
Un, che val tanto, ond’è Centurione.
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