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XLVII. Pro Pomponio Scarciglia (Napoli, 16 maggio 1608).
Minervino, Archivio Privato Scarciglia.
A causa della perdita dell’Archivio Scarciglia, riproduco la trascrizione, non del tutto attendibile, fatta da Guido Porzio.
Adí 16 de maggio 1608 in Napoli. Io Giulio Cesare Vanini per la presente valitura come se fusse pubblico instrumento vi sollemnitate vallato declamo aver ricevuto e manualmente avuto dal dottor Pomponio Scarciglia ducati centocinquanta in piú e diverse partite, e me l’ha pagati per lo prezzo d’alcune robbe mobili venduteli consistentino in sprovieri de tela, lanzoli, tovaglie, fazzoletti, camise ed altre suppellettili de casa, e sono quelle che stavano sequestrate ad instantia dell’eccellentissimi Signori Conte e Contessa de Castro per ordine del Sacro Consiglio in potere d’Antonio Giovanni e Iacomo Sanmali, fratelli de Taurisano depositarii de S(acro) C(onsiglio), per ordine del quale sono state dissequestrate in mio benefizio come dall’atti appare in banca de figliola, e quelle per volontà di detto Pomponio fattone procura di recuperarnosi in persona de Giulio Scarciglia, suo fratello, e notaio Agostino marzo de Spongano in solidum persone da esso nominate, acciò si consegnassero le dette robbe in nome suo alli predetti, e sebben io ho fatto procura alli detti Giulio e Agostino, tuttavolta sono di detto Pomponio per la vendita che l’ho fatta, da la quale sono stato integralmente soddisfatto come di sopra e cosí ce le vendo e cedo et se fossero de qualsivoglia maggior valuta, e per la verità a sua cautela l’ho fatto la presente scritta e sottoscritta de mia propria mano e dell’infrascritti testimoni et autenticata dallo infrascritto notaio. Datum Neapoli die quo supra. Io Giulio Cesare Vanini affermo ut supra. Io Pietro Antonio Cutrino fui presente per testimone. Io Santo Rizzello fui presente per testimone. Io Giovan Tommaso Vitale son testimone. Fo fede io notaio Giovanni Angelo de Angrisano [...] come le ditte scritture sono de proprie mani delli ditti Giulio Cesare Vannini, Pietro Antonio Cutrino, Santo Rizzello e Giovan Tommaso Vitale e perciò ho scritto e segnato la presente.
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