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LXIV. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 2 agosto 1612).
PRO SP. 14/70, ff. 30r-v.
Lettera autografa di Chamberlain, firmata e datata From London this 23rd of July 1612, con attergato autografo del Chamberlain: To the right honorable S.r Dudley Carleton knight Ambassador for his Ma.thie at Venice.
My very goode Lord:
The Spanish ambassador was feasted at Tiballs on Sonday, but with very little shew and ceremonie, he makes no haste away but pretends the tarieng for a new lidger that is comming, which lingering of his is not greatly well liked of. By occasion of his intertainment, and that the king was to begin his progresse the next day, the Queene, Prince, Lady Elizabeth and D(uke) of yorke were there present, so that having no better commoditie to convay your letters to Mr. Newton, I lighted upon Mr Edmonds, clarke of the counsaile, who promised to see them safely delivered [...].
I receved your letters of the third of this present late yesternight, which is a day or two sooner then they use to come ordinarilie, and though I were full of busines (by reason I am to go out of towne to morrow), yet I went this morning to Lambeth with your letters, but found nobody at home, for my L(ord) is gon to croidon there to remain till after michaelmas; though I am not greatly knowne to him, yet because he used me well and kindly at my being there lately with Sir Rafe winwood, I was the more willing to have presented them myself, but beeing thus disappointed I consigned them to Mr. Langley, the keper of the house, who promised to send them sometime to day. Your two friers are gon thether with him and are not yet otherwise disposed of: they have both preached of late at the Italian church, with reasonable approbation: here is a packet from them, which I send as I receved yt from Mr. wimark, to whom yt was delivered (as he sayes) in the darke from Dicke martin, and thincking yt to be somewhat concerning himself opened yt before he was aware, but finding what yt was, protests he sought no secrets in yt [...].
From London this 23rd of July 1612.Your Lordships to commaund John Chamberlain
Mio Ottimo Signore,
L’ambasciatore spagnolo [i. e. Pedro de Zuniga] è stato festeggiato domenica a Theobalds, ma con poca pompa e poche cerimonie. Egli non ebbe fretta di andare, ma pretese di indugiare perché il sovrano era sul punto di arrivare; il suo indugio, però, non fu gradito e ben accetto. Con l’occasione del suo trattenimento e per il fatto che il Re stava per cominciare il suo viaggio il giorno dopo, la Regina [Anna di Danimarca, consorte di Giacomo I], il Principe [i. e. Federico V, Principe del Palatinato], Lady Elisabeth [i. e. Elisabetta, figlia di Giacomo I] e il Duca di York [i. e. Carlo, figlio secondogenito di Giacomo I,] erano lí presenti, sicché, non avendo migliore opportunità di inviare le tue lettere a Mr. Newton [i. e. Adam Newton, decano di Durham], mi sono rivolto a Mr. Edmondes [i. e. Clement Edmondes], commesso del Consiglio, il quale mi ha promesso di assicurarsi della loro trasmissione senza pericolo [...].
Ho ricevuto la tua lettera del 3 [13 luglio del calendario gregoriano] di questo mese ieri sera tardi con un anticipo di due o tre giorni rispetto all’ordinario e, sebbene fossi carico di impegni (per il fatto che domani dovrò recarmi fuori città), tuttavia questa mattina mi sono recato a Lambeth con le tue lettere [i. e. lettere del 9 maggio e del 13 luglio.], ma non ho trovato nessuno in sede, poiché Sua Grazia si è recata a Croydon, ove si fermerà fin oltre la festa di San Michele [29 settembre]; ero desideroso di consegnargliele personalmente perché, pur non essendogli molto familiare, mi ha trattato con molto riguardo e gentilezza quando recentemente mi sono recato lí in compagnia di Sir Ralph Winwood.
Alquanto deluso per questo, ho consegnato le lettere al Signor Langley, custode del palazzo, il quale mi ha promesso di fargliele pervenire in giornata. I tuoi due frati si sono recati lí insieme con Sua Grazia e sulla loro destinazione non ci sono ulteriori provvedimenti: di recente hanno entrambi predicato nella chiesa degli Italiani con ragionevole approvazione. Alla presente allego un loro pacchetto, che invio cosí come me lo ha consegnato Sir Wymark [Master Edward Wymark, amico di John Chamberlain], il quale, ricevutolo chiuso (come egli afferma) dal Sig. Dick Martin, ritenendo che riguardasse la sua persona, lo ha aperto senza rendersene conto; ma, dopo aver scoperto di che si trattava, dice di non aver tentato di carpirvi alcun segreto. Servo tuo John Chamberlain. Londra, 23 luglio 1612.
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