Documenti
LXVI. Guido Bentivoglio a Scipione Borghese (Bruxelles, 4 agosto 1612).
ASVat., Segreteria di Stato. Lettere di Monsig. Bentivoglio sopra la fuga del Condé, et attin(en)ti alla Nunziatura di Fiandra. 1608 al 1615. Nunziatura diverse, v. 207, f. 438v-440v.
Minuta di una lettera non autografa, non datata, del Bentivoglio. La data e il destinatario si deducono dalle missive che precedono.
[...] La Regina, benche con i Prencipi Cattolici faccia quasi pubblica professione di Cattolica, nondimeno, come Donna dedita al lusso, et a’ suoi piaceri s’è lasciata indurre ad istanza del conte di Pembres [William Herbert, terzo Conte di Pembroke], suo favorito, a far segnalati favori all’Arcivescovo, et alla fattione vehemente contro i Cattolici.
Quanto ai matrimonij de Principi Cattolici con Inghilterra, quando alcuno si concludesse, sarebbe incerto il beneficio, che ne potessero aspettare i Cattolici, sperando gli Eretici medesimi di poter ritrarne profitto. Fra queste ambiguità versano hora le cose dei Cattolici d’Inghilterra.
Mentre il giorno di San Giovanni prossimo passato madama Vaux si faceva celebrar messa da un Padre Giesuita, introdotto in habito finto dentro la Prigione, alla quale è condannata, come si scrisse, entrarono i custodi nella stanza e, rubbati gli ornamenti sacri, ritennero prigione il Giesuita.
Pochi giorni prima fu preso un’altro Giesuita in casa d’un Gentilhuomo cattolico, i cui beni furono confiscati.
Ha commesso il Re, che s’usi ogni rigore nell’essecutione di varie pene pecuniarie imposte di nuovo contro i Cattolici, et anche contro quelli, che tengono servitori Cattolici.
In una stanza sola non molto grande della prigione detta Nevgat [i. e. Newgate è una delle piú antiche prigioni londinesi] sono tenuti piú di venti sacerdoti, oltre ad alcuni Laici, in modo che per l’angustia del luogo, appena possono respirare.
Da Venetia sono fuggiti ultimamente a Londra due Apostati Carmelitani, e dall’Arcivescovo di Cantuerberi sono stati molto accarezzati. Hanno di già predicato, prorompendo aspramente contro il Papa, e contro li Papisti. Piace sommamente al Re, che si dica, che alla forza de suoi scritti habbino questi due Apostati attribuita la loro resolutione d’abbandonar la Chiesa Romana. Si dice, che il Re gli vuole applicare a scrivere contro i Cat(toli)ci.
Il Re d’Inghilterra si trova a Tibales con i suoi piaceri della caccia, e con intenzione di porsi in cammino per visitare una parte del Regno dicendosi che tornarebbe a Londra verso il fine di settembre.
Don Pietro di Zuñiga è tuttavia in Inghilterra, né partirà, sino che non torni un Corriero spedito in Spagna con risposta sopra certo particolare propostogli dal Re d’Inghilterra [...]. È tornato in Olanda il Cavalier Vinovd [i. e. Winwood], che molto tempo ne ha riseduto per Ambasciatore Inglese. Dicono con speranza di esser richiamato presto per havere l’offitio di segretario di Stato, che tuttavia si esercita dal Cavalier Lache [i. e. Thomas Lake].
Precedente Successivo