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LXX. Scipione Borghese a Roberto Ubaldini (Roma 28 agosto 1612).
ASVat., Segreteria di Stato. Lettere scritte al Nunzio in Francia 1609-1612, t. ii, Nunziature diverse, v. 293 (2), f. 432v-433r.
Minuta non autografa.
Dell’avviso dato a V(ostra) S(ignoria) delli due frati Venetiani capitati in Inghilterra, che si siano dichiarati Ugonotti, già qui si haveva notitia, et la verità è, che sono usciti di Venetia, ma non però sono Venetiani, che uno è Genovese, et l’altro Pugliese, et che siano per essere seguitati da un Vescovo Italiano, non ce ne è notitia alcuna. Tuttavia piacerà, che ella ci stia vigilante, et procuri di penetrare qualche cosa per avvisarne. Il nuovo Doge [i. e. Marcantonio Memmo] di Venetia è di età di 76 Anni, et per quel che s’intende, di buona mente, ma non si può sperar molto dell’opera sua, cosí per la poca autorità, et per il rispetto, che si ha di non dispiacere a gli altri, come perche è sospetto di Papista, massime havendo un figliolo Canonico di Padova. Del pensiero di frà Paolo Servita di ritirarsi nel Palatino, non habbiamo rincontro alcuno, ma se V(ostra) S(ignoria) ne intende altro, non manchi darcene aviso. Di Roma li 28 di Agosto 1612.
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