Tommaso Campanella, La Città del Sole, p. 58

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d’Alle, renovata dal Sofì con mutarsi imperio in tutte quelle
parti e in Tartaria. Ma in Germania, Francia e Inghilterra entrò
l’eresia per esser essi a Marte e alla Luna inchinati; e Spagna
per Giove e Italia per il Sole, a cui sottostanno, per Sagittario
e Leone, segni loro, restâro nella bellezza della legge
cristiana pura.
E quante cose saran più di mo inanzi, e
quanto imparai da questi savi circa la mutazion dell’asside de’
pianeti e dell’eccentricità e solstizi ed equinozi e obliquitati, e
poli variati e confuse figure nello spazio immenso; e del
simbolo c’hanno le cose nostrali con quelle di fuori del mondo;
e quanto seque di mutamento dopo la congiunzion magna
e l’eclissi, che sequeno dopo la congiunzion magna, in
Ariete e Libra, segni equinoziali, con la renovazione dell’anomalie,
faran cose stupende in confirmar il decreto della
congiunzion magna e mutar tutto il mondo e rinovarlo!
Ma per tua fè, non mi trattener più, c’ho da fare. Sai come
sto di pressa. Un’altra volta.
Questo si sappi, che essi {i Solari} tengon la libertà dell’arbitrio. E
dicono che, se in quarant’ore di tormento un uomo non si
lascia dire quel che si risolve tacere, manco le stelle, che inchinano
con modi lontani, ponno sforzare. Ma perché nel

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