Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 266

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religione contraria, e per la pretendenza che ha sopra essa di domino
legitimo per la linea di Castiglia alla casa Lancastria, onde furo i regi
inglesi primi che questi di Yorche, congiunta, e altre, ut supra. Or per
isnervare le forze inglesi, non ci è meglio che usar l’arte della divisione,
la quale prestissimo avrà l’occasione propizia.
Quanto alla religione, l’Inghilterraè unita sotto il calvinismo, ma
non così arrabbiato come quel di Genevra, ma mitigato in parte, e
non si può espugnare facilmente, se non con aprire le scuole di Fiandra,
le quali comunicano a lei, e per via di quelle seminare scisma di
scienze naturali, stoiche, peripatetiche, platoniche e telesiane, per le
quali si potessero avvedere della falsità del Calvinismo, perché in vero
è opposto affatto alla politica, dicendo essi che l’uomo pecca e opera
bene forzato dal fato divino, il che non comporta nissuna politica,
come Platone afferma contro Omero
, la quale ama che la libertà del
bene e mal fare sia in noi, acciò la legge osservare possiamo e prevaricare
e patire premio e pena, come dissi nel Dialogo contro a loro politicamente,
utilissimo a rovinare le loro opinioni senza multiplicazione
di parole, nelle quali essi sono più oggi assottigliati dopo l’eresie, e son
desiderosi di cose nove assai, però son agevoli a mutare.
Quanto al dominio e fortuna son disuniti, e di qui deve nascere
l’occasione, perché sono divisi tra l’isola d’Irlanda e Inghilterra, la
quale poi è un’isola divisa in Inghilterra e Scozia, e il regno di Scozia
ha molte isolette sotto di sé, dette le Orcadi.
Però sempre furo due
regni, uno inglese e uno scozzese, e sempre quasi ebbero guerra tra
loro per la vicinanza, che un fiume e alcuni monti solamente li separan.
Ma

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