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CXXXIX. Congregazione del Santo Uffizio. Nota dell’assessore (Roma, 25 giugno 1614).
Napoli, Codice brancacciano I. B. 7 (Miscellanea Sanctae Inquisitionis), c. 414.
Beatissime Pater. Die crastina in Congregatione Sancti Officii coram S(anctita)te V(est)ra de infrascriptis tractabitur:
Nuntius in Belgio mittit spontaneam comparitionem fratris Bonaventurae Ginochii, qui iam discessit Italiam versus, ac fratris Gabrielis Vannini; qui apostatae ab Ordine Carmelitarum accesserunt in Angliam, ubi interfuerunt concionibus haereticorum, et ipsi eorum suggestui ascenderunt. Nuntius eosdem expedivit absque abiuratione recepta in fidei professione. Die 25 iunii 1614.
Beatissimo Padre. Domani nella Congregazione del Santo Uffizio si tratterà davanti alla Santità Vostra dei seguenti affari:
Il Nunzio del Belgio informa [vedi lettera di Bentivoglio del 15 aprile 1614] della spontanea comparsa di fra Bonaventura Ginocchio, che già è sceso verso l’Italia, e di fra Gabriele Vanini, i quali, da apostati dell’ordine dei carmelitani, si rifugiarono in Inghilterra, ove vissero tra oratori eretici e ne subirono le suggestioni. Il Nunzio li ha spediti entrambi in professione di fede e senza aver recepita la loro abiura. Addí 25 giugno 1614.
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