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LV. George Abbot a Dudley Carleton (Lambeth, 18 marzo 1612).
PRO SP. 99, B. 9, ff. 117r-v.
Lettera autografa, siglata G. Cant secondo lo stile delle autorità religiose e datata Lambith, March 8. 1611 st. angl. et vet. L’attergato (To my very loving frende S.r Dudley Carleton Embassador for the Kinges Ma.ty of Great Britaine with th State of Venice) è forse di mano di William Baker.
I take it very kindly, that upon any occasion you sende unto mee, but I give you my blessing, that you give mee leave to heare from you in suche a businesse. Your letters I have received, and wishe you with all speede to sende your two suppliants unto mee. They shall see that God is amongst us, and wee shall bee carefull of them. Let them therefore cast no scruples of ought heere, but come with egles winges. You will order all safely there, and leave the rest to God and mee. I commend my love unto you, and rest your very loving frende G. Cant. Lambith, March 8. 1611 st. Angl et vet.
Io sono molto volentieri pronto a fare ciò che il caso prospettato richiede, e le dò la benedizione che V. S. si attende di ricevere da me per tale affare. Dacché ho ricevuto la Sua lettera [i. e. lettera di Carleton del 17 febbraio], desidero che Ella mi mandi in tutta fretta i due supplicanti. Essi sapranno che Dio è con noi e che avremo cura delle loro persone. Non abbiano perciò scrupoli di sorta, ma vengano con ali di aquila. Predisponga, dunque, lí la S. V. ogni cosa e lasci il resto a Dio ed a me. Con tutto il mio affetto resto amico sincero G. Cant. Lambeth, 8 marzo 1611 st. vet.
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