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LX. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 27 giugno 1612).
PRO SP. 14/69, ff. 10r-11v.
Lettera autografa di Chamberlain firmata e datata From London, this 17th of June 1612.
My very goode Lord:
your two carmelites are come and have delivered me your letter of the 29th of Aprill: I have since receved a later of the 22th of May. Touching your friars yt was my chaunce to be out of towne when they came, and they (unwilling to loose any time) found accesse to the archbishop in my absence, which came very well to passe, for I shold have proved but a bad conductor, having no manner of acquaintaunce in that house, but Mr. Robert Hatton who is steward: neither can I tell wherin to pleasure them more then in convaying theyre letters, which I send hereinclosed, wherby you shall receve from themselves a full relation of theyre present estate. They are now lodged at Lambeth in the bishops house where the elder of them is still to remain, the other is to be send shortley to the archbishop of yorke by the K(ing)s appointement though I thincke he had rather have continued in these parts yf he might have ben permitted. Theyre reception could not be so private as yt seemes you wished, for they were expected longe before they came, and the bishop of Ely could tell me two moneths since, that there were two such upon the way, which, yt seemes, was some while before they set forth. He told me likewise this other day of a certain bishop in the venetian territorie (but he had forgot his name) that is writing a worke against the Popes usurping iurisdiction. To tell you freely my opinion as far as I understand this busines, though yt cannot be denied but that you have don a very goode and charitable worke in reducing these straying sheep, yet I doubt you will reape no great thanks on either side, for I find our bishops here not very fond of such guests, and thincke they might have enough of them, yf they could provide them maintenance, so that unles they be very eminent, and men of marke, they shall find little regard after a small time. The King hath ben comming and going to Eltham all the last weeke [...].
From London, this 17th of June 1612. Your Lordships to commaund John Chamberlain
Mio ottimo signore
I tuoi due carmelitani sono arrivati e mi hanno consegnato la tua lettera del 29 aprile [i. e. 9 maggio del calendario gregoriano] ed ho altresí ricevuto la lettera del 22 maggio [i. e. 1° giugno del calendario gregoriano]. Riguardo ai tuoi frati, al loro arrivo io ero per caso fuori città ed essi, non volendo perdere tempo, hanno trovato accesso presso l’arcivescovo in mia assenza; ed è bene che la cosa sia andata cosí, poiché altrimenti avrei dato prova di non essere una buona guida, non godendo di dimestichezza con la sede arcivescovile, fatta eccezione per Sir Robert Hatton, che ne è l’amministratore. Né posso dire in che modo io possa essere di loro giovamento se non per l’inoltro delle loro lettere, che invio qui allegate, in cui riceverai da essi stessi una piena relazione sulla loro condizione attuale. Essi sono per ora alloggiati in Lambeth nella casa dell’arcivescovo, ove il piú anziano [i. e. Vanini] resterà ancora, mentre l’altro, per decisione del Re, sarà in breve tempo inviato presso l’arcivescovo di York [i. e. Tobias Matthew], benché io ritenga che egli preferisca piuttosto restare qui, se potesse averne il consenso. La loro accoglienza non è stata cosí riservata come sembra che tu desiderassi, perché essi erano attesi molto tempo prima che arrivassero e il vescovo di Ely [i. e. Lancelot Andrewes] già da due mesi [i. e. dalla fine di aprile] mi aveva confidato che i due erano in viaggio; il che sembra sia accaduto poco prima che partissero. L’altro giorno [i. e. 25 giugno 1612] egli mi ha altresí parlato di un certo vescovo [Marco Anonio De Dominis], del territorio veneto, di cui ha dimenticato il nome, il quale sta scrivendo un’opera contro la giurisdizione usurpatrice del Papa. A dirti francamente la mia opinione, per quanto io intenda questo affare, benché non si possa negare che tu abbia compiuto un’ottima e caritatevole opera nel recupero di queste pecorelle smarrite, ho il sospetto che non raccoglierai molti riconoscimenti da entrambi i versanti, poiché trovo che i nostri vescovi qui non siano affatto affezionati a simili ospiti e penso che potrebbero averne abbastanza se dovessero provvedere al loro mantenimento, e, salvo che non si tratti di persone veramente eminenti e di spicco, avranno in breve pochi riguardi nei loro confronti.
Il Re è venuto e si è fermato ad Eltham tutta la settimana passata…. Servitore tuo John Chamberlain. Londra 17 giugno 1612.
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