Archivio dei filosofi del Rinascimento

54 – 1645. René Descartes (1596-1650).

La lettera del 16 giugno 1645, scritta in latino e inviata ai Magistrati di Utrecht, è pubblicata con il titolo: Magni Cartesii Manes ab ipsomet defensi, sive N. V. Renati Des-Cartes Querela Apologetica ad Amplissimum Magistratum Ultrajectinum, Qua technae, calumniae, mendacia, falsorum testimoniorum fabricae, aliaque crimina Voetiorum & Dematii, plene reteguntur. Opusculum antea ineditum, nunc vero opponendum quotidianis Voetii & Voetianorum criminationibus, iis nominatim quas sub Theologiae Naturalis Reformatae titulo haud ita pridem emiserunt. Vristadii, Apud Lancellottum Misopodem ad insigne fortunae volatilis in suburbio, 1656, 28 p.

Al testo latino si è preferito il testo francese pubblicato da Clerselier, Lettres de M. Descartes, Paris, 1667 e riprodotto la versione fornita in AT, viii-2, pp. 201-273 (Vanini pp. 207, 209, 254).

/205/ Ie me contenteray de dire que, l’année suivante, il alla chercher, iusques dans les Cloistres de France, un des plus ardens protecteurs de la Religion Romaine, pour tascher à faire ligue avec luy contre moy, comme si i’eusse esté l’ennemy de tous les hommes [...] /207/ Ie diray icy ce que contenoit la réponse que luy fit ce docte & prudent Religieux; qui fut, qu’il seroit bien-aise d’écrire contre mes opinions, en cas qu’il eust quelques raisons pour les impugner, & que, pour ce sujet, il le prioit de luy envoyer celles qu’il avoit, ou qui pourroient estre fournies par ses amis, & qu’il en chercheroit aussi de son costé. Mais iamais Voetius ne luy en a envoyé aucune, bien qu’on m’ait nommé des personnes qu’il avoit employées pour en chercher: il s’est seulement contenté de luy écrire sa comparaison avec Vaninus, qui est l’une de ses principales calomnies, & de faire courre le bruit que ce Religieux écrivoit contre moy.

/209/ Car ie seray bien-aise qu’ils sçachent, qu’outre les mauvais discours que i’apprenois, de toutes parts, qu’il tenoit de moy en ses leçons, en ses disputes /210/ en ses presches, & ailleurs, & outre les lettres écrites de sa main, dont ie garde les originaux, en l’une desquelles il me compare avec Vaninus, sur quoy il fonde la plus noire & la plus criminelle de toutes ses medisances: ie puis conter sept divers imprimez par lesquels il avoit tasché de me nuire, avant que i’eusse iamais rien écrit, ou dit, ou fait contre luy.

/253/ Si ces preuves, qui ne consistent qu’en des actes écrits de la main de Voetius, & qu’il ne desavoüe point, ne sont pas suffisantes pour le convaincre, mille /254/ témoins n’y suffiroient pas. Mais, outre cela, Schoock a declaré qu’il garde encore tout le modele de la Preface, écrit de la main de Voetius; & c’est une Preface qui contient plus de soixante pages, & qui est la plus criminelle partie de tout le livre. Il a declaré le mesme de la comparaison avec Vaninus, qui est le seul fondement, qu’ils prennent pour m’accuser d’Atheisme: à sçavoir que i’ay écrit contre les Athées, & que Vaninus avoit feint d’écrire contre eux, bien qu’il fust Athée en effet; d’où ils concluent que i’enseigne secretement l’Atheisme.

/205/ Mi contenterò di dire che l’anno seguente egli andò a cercare nei chiostri di Francia, uno dei più ardenti protettori della religione romana, con l’intento di far lega con lui contro di me, come se io fossi stato il nemico del genere umano [...] /207/ Dirò qui il contenuto della risposta che gli fece questo dotto e prudente religioso il quale disse che sarebbe stato ben felice di scrivere contro le mie opinioni, nel caso avesse avuto qualche ragione per impugnarle e che lo pregava di inviargli quelle che egli aveva in tale materia o che potrebbero essere fornite dai suoi amici e che egli ne avrebbe cercate altre per suo conto. Ma Voet non gliene ha mai inviata alcuna, sebbene mi siano stati fatti i nomi di persone che erano state da lui incaricate di preparare qualche obiezione; egli si è solo accontentato di scrivergli in merito al confronto con Vanini, che è una delle sue principali calunnie, lasciando correre nel contempo la voce secondo cui quel religioso scriveva contro di me.

/209/ Perciò sarei ben felice che essi sappiano che oltre ai cattivi discorsi che secondo notizie che ricevevo da ogni parte, egli teneva contro di me nelle sue lezioni, nelle sue dispute, /210/ nelle sue prediche e altrove, e oltre alle lettere scritte di suo pugno, di cui conservo gli originali, in una delle quali mi paragona a Vanini (su ciò egli fonda la più nera e la più criminale di tutte le sue maldicenze) posso enumerare ben sette diversi testi stampati in cui egli si prende la briga di nuocermi, prima che io avessi mai scritto o detto o fatto qualcosa contro di lui.

/253/ Se queste prove che consistono in due atti scritti dalla mano di Voet e che essi non sconfessano affatto, non sono sufficienti a convincerli, non lo saranno neppure mille /254/ testimoni. Ma, oltre a ciò, Schoock ha dichiarato di conservare tutta la bozza della prefazione, scritta dalla mano di Voet, ed è una prefazione che contiene più di sessanta pagine, la quale è la parte più criminale dell’intero libro. Egli ha fatto la stessa dichiarazione in merito al paragone con Vanini, che è il solo fondamento su cui entrambi puntano per accusarmi di ateismo: che cioè io ho scritto contro gli atei e che Vanini aveva finto di scrivere contro di essi, benché in effetti fosse ateo; da ciò essi concludono che io insegno segretamente l’ateismo.