Sommario: Chiamato a formulare un parere su un’opera non ancora data alle stampe, Campanella si esprime in modo del
tutto negativo su di essa, in quanto l’autore (che non viene precisato) fa ricorso alla filosofia di Aristotele, condannato
dai padri come «nemico della fede», per ‘dimostrare’ la verità cattolica, enunciando in più punti «inezie e spropositi»,
quando non vere e proprie eresie (Ernst)
Nota redazionale: [Autografo]. Campanella risponde a [Ippolito Lanci] che gli ha chiesto un giudizio su un’opera non ancora
data alle stampe, esprimendo un parere negativo. Le motivazioni sono nel fatto che l’autore [che non viene precisato] fa
ricorso alla filosofia di Aristotele, condannato dai padri come “nemico della fede”, per dimostrare la verità cattolica,
enunciando in più punti “inezie e spropositi”, quando non vere e proprie eresie. Menziona Pomponatio [Pietro Pomponazzi],
Calvino [Jean Calvin].