Tommaso Campanella, Lettere, n. 54

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AL PRINCIPE FEDERICO CESI IN ROMA

Napoli, 31 marzo 1621

Illustrissimo ed eccellentissimo signore,

viene Favilla, suo servo, per negoziar la libertà mia e stampa de’ libri, ora
che sto senza causa e senza processo, e Domenedio va mutando alcune cose
in favor nostro. Non starò a supplicar a Vostra Eccellenza che sia a lui per
me favorevole, sapendo quanto per se stessa è inchinata all’opere virtuose, e
magnanimo. Se potrà far ch’io venga in Roma, com’or è agevolissimo, mi
sarà singolar piacere, per poter servir dopo tanti oblighi a Vostra Eccellenza
in qualche cosella. Prego il signor Dio per la sua salute in beneficio de ’ virtuosi.
Amen.

Napoli, 31 di merzo 1621.

Di Vostra Eccellenza
servitore devotissimo
Fra Tommaso Campanella
[In calce:]: Principe Cesi.

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