Tommaso Campanella, Lettere, n. 153

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AL NUNZIO APOSTOLICO GIORGIO BOLOGNETTI
IN PARIGI

Parigi, 4 novembre 1636

Illustrissimo e reverendissimo signor padrone colendissimo,

scrivo a Sua Beatitudine cose di momento, e mando avviso al Conte di
Castelvillano che questa lettera va per via di Vostra Signoria illustrissima
per la fedeltà e sicurtà ecc., come poi li dirò. Mi farà favor metterla nel
suo piego. Io ordinariamente scrivo per via degli ambasciatori. Non cesso
di far bene dove posso. Resto al suo comando e, quando potessi, idest avessi
commodità di carrozza, venerei sempre a servirla. Sa però dove sto, quando
vuol comandarmi.

Dalla Nonziata di Predicatori, die 4 novembris 1636.

Servitore divotissimo e umilissimo
F. T. Campanella
[A tergo:] All’illustrissimo e reverendissimo monsignor Bolognetti,
nunzio apostolico, padrone colendissimo,
in sua mano, con altra per Sua Beatitudine.
Dominicani.

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