Tommaso Campanella, Lettere, n. 77

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A MARCO AURELIO SEVERINO IN NAPOLI

Roma, 6 gennaio 1629

Molto eccellente signor mio,

mi fu gratissima la lettera di Vostra Signoria. Subito stampati i libri, le ne
manderò, perché è stato il primo a legerli in publico, quando altri tremavano
di parlare.

Al signor Mario Schipano ho risposto, e fatto menzione di Vostra Signoria
e del signor Paulo Galteri. Mi maraviglio che Alonia dice che non l’ha
recevuta; e perché stimo che sarà andato al procaccio tardi, non dico altro,
se non che li mando tutte le buone feste del mondo inferiore e superiore, in
particolare al signor Mario e a tutti gli altri nostri amici. Dica al signor Galterio
che metta in ordine la Istoria per la stampa. Delli libri di Vostra Signoria
ne parlerò con questi stampatori. Resto prontissimo al suo comando.

A’ 6 di gennaio 1629.

Di Vostra Signoria eccellentissima
servitore e amico affezionatissimo
Fra Tomaso Campanella
[A tergo:] Al molto eccellente signor e padron osservandissimo
il signor Marco Aurelio Severino. Napoli.

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