Tommaso Campanella, Lettere, n. 60

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A MARCO AURELIO SEVERINO IN NAPOLI

Napoli, 23 luglio 1624

Signor Marco Aurelio,

Vostra Signoria mi farà favore subito andar a visitar don Salvator Luconi,
mio paesano, sacerdote e grande amico, che, levatosi da una febre, l’è
venuto un ascesso a canto l’orecchia, e ’l signor Tiberio lo rimise alla chirurgia.
Perché Vostra Signoria è il capo di tutti, desidero che lei lo curi. E
sia mo, subito, perché son dui giorni che non si medica. Per quanto mi ama
e io stimo la sua virtù e amicizia, non manchi; e le resto obligatissimo. E vediamci.
Mi favorisca anche buscar quelli libri, che li dirà il nostro Toscano,
per finir quella questione de cometis. Resto al suo comando.

Castelnovo, a’ 23 di luglio 1624.

Fra Tomaso Campanella
[A tergo:] Al signor Marco Aurelio Severino
dottore in medicina e anatomista reggio della città di Napoli
salute. Dove si trova.

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