Tommaso Campanella, Lettere, n. 7

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AL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORI IN ROMA

Stilo, 11 novembre 1598

Illustrissimo e reverendissimo Signor sempre colendissimo

Finalmente, dopo tre anni di miserie per relegazione et infirmitadi incurabili,
ritorno a supplicar Vostra Signoria Illustrissima si ricordi favorirmi
per questo Natale mi sia fatta grazia di questo poco tempo chi resta
rispetto a sei anni de’ travagli miei. Se questa ritornarà senza effetto, morirò
di doglia, se Dio con particolar’aiuto non mi sovverrà. Almeno diame
buona risposta col presentator di questa, perché troppo fastidio e rossore
ho sostenuto per obedire, al che fare son pronto sin’ a morte, seben mi
trovo stanco.

Dio la conservi a beneficio di miseri. Amen.

Da Stilo a dì 11 di novembre 1598.

Di Vostra Signoria illustrissima e reverendissima
servitore divotissimo
Fra Thomaso Campanella
All’illustrissimo e reverendissimo
signor cardinale di Santa Severina
mio signor sempre colendissimo.
Roma.

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