Tommaso Campanella, Lettere, n. 6
AL PADRE ALBERTO TRAGAGLIOLA IN ROMA
Roma, 21 dicembre 1595
  Reverendissimo padre maestro fra Alberto Tragagliola de’ Predicatori, 
 comissario dignissimo del Santo Ufficio di
                Roma, mio padron osservandissimo. 
Conveniva che questo mio primo discorso fosse dedicato all’illustrissimo 
 e reverendissimo cardinale Alessandrino
            per le ragioni nella sua allegate, 
 ma non andar a lui senza passar per mano di Vostra Paternità reverendissima, 
 sì
            perché ella fece ufficio di pietosa madre con me presentandomi e 
 raccomandandomi ad esso illustrissimo padre commune della
            nostra religione, 
 sì ancora per mostrar io qualche saggio del grand’obligo ch’ho a Vostra 
 Paternità reverendissima,
            al cui senno per mio meglio promessi conformarmi. 
 Onde ad ogni cosa mia la sua correzione deve precedere, acciò possa
            
 comparire, sendo sicuro che, dove il suo valore ha posto mano, acquistarò 
 onore appresso i superiori e schivarò la
            malvagità di calunniatori. La supplico 
 dunque ch’ella a suo modo porti questo trattato all’illustrissimo Protettore 
 e me li faccia raccomandato in quel bisogno ch’ella sa. Perch’io non 
 voglio altri mezzi, fando professione in
            tutto e per tutto da lei dipendere 
 meritamente. 
Resto prontissimo al suo comando e disposto a far qualche cosa a nome 
 suo, pregandoli dal signor Iddio ogni grado maggiore
            al quale il suo sapere e 
 misericordiosa giustizia e religioso zelo l’accompagnano. 
Da Santa Sabina, a dì 21 di decembre 1595.
affezionatissimo servitore
