Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 76

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madrigale 11


Pur, se 'l vario nutrir t'ha fatto porre12
la fabbrica in obblio, di' mo: in che modo
il nutrimento sodo
all'ossa tiri, ed a' nervi il viscoso,
ed agl'impuri vasi feccia e brodo?
Come odi, e vedi, e pensi, quando a scôrre
ten' vai(a) nell'alta torre?
Di': il respirar, e 'l polso stretto e ondoso
come dài al spirto, fatica e riposo?

Commento dell'Autore

12 Non può dir l'anima che si scordò della fabbrica del corpo per la fatica del nutrimento, poiché neanche sa dire quello ch'essa fa in nutrire il corpo, e come seguestra il puro dallo impuro, e tira ad ogni membro quel che fa per sua sostanza, né come si respira o si dorme o si vigila. Dunque ecc.

Note di GLP

(a) Correzione autografa di: te' n vai (Scelta 1622, 94); correzione che qui si ripristina rispetto all'edizione Firpo, che reca: ten vai (Scritti letterari, 174).

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