Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 36

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36
madrigale 2


Cristoforo Colombo, audace ingegno,
fa fra due mondi a Cesare ed a Cristo
ponte, e dell'Oceano immenso acquisto.

Vince di matematici il ritegno,
de' poeti il disegno,
de' fisici e teologi, e le prove
d'Ercol, Nettunno e Giove.

E pur vil Tifi in ciel gli usurpa il regno,3
né par che a tanto eroe visto aver giove
e corso più con la corporea salma,
che col pensier veloce altri dell'alma.4

Commento dell'Autore

3 Tifi fu quel nocchiere famoso degli Argonauti, che andâro al vello d'oro.

4 Più vide Cristofano Colombo, genovese, con gli occhi, e più col corpo corse, che non fecero gli poeti, filosofi e teologi, Augustino e Lattanzio, con la mente, che negâro l'antipodi.

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