Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 80

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80
madrigale 7


Chi schernisce i decreti, ovvero ammenda,1
o col peccato scherza,
o di quel gode, o per la prima sferza
da errar non fugge più che dal colùbro,
o l'occulta giustizia non gli è orrenda:
costui misero intenda
ch'è preso all'ami; e que' ch'al lido rubro
ostinati perîr, giungi al mio esempio.2

Quanto ha il peccato(a) in sé bruttezza e puzza
pria non conosce l'empio
che, qual Antioco, inverminisce e puzza.

Commento dell'Autore

1 Grande avvertimento e chiaro.

2 Mira quando uno empio arriva a conoscer il peccato.

Note di GLP

(a) Correzione autografa di: paccato (Scelta 1622, 105).

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