Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 7

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Accorgimento a tutte nazioni


Abitator del mondo, al Senno Primo
volgete gli occhi, e voi vedrete quanto
tirannia brutta, che veste il bel manto
di nobiltà e valor, vi mette all'imo.

Mirate poi d'ipocrisia, che primo
fu divin culto, e santità con spanto
l'insidie; e di sofisti poi l'incanto,
contrari al Senno, ch'io tanto sublimo.

Contra sofisti Socrate sagace,
contra tiranni venne Caton giusto,
contra ipocriti Cristo, eterea face.

Ma scoprir l'empio, il falsario e l'ingiusto
non basta, né al morir correre audace,
se tutti al Senno non rendiamo il gusto.

Commento dell'Autore

Parla a tutte le nazioni, mostrando che la tirannia falsificò in sé il valore, la sofistica il senno, la ipocrisia la bontà. Contra sofisti nacque Socrate, contra tiranni Catone; ma Cristo Dio contra ipocriti, che sono i pessimi, disputò più che contra ogni altro: perché in questo vizio s'inchiude il primo e 'l secondo. Ma non basta ch'e'ci abbia scoperto la verità di tre vizi contrari alla Trinità metafisicale e teologale, se non rendiamo il gusto tutti al Senno vero, ch'è la Sapienza divina incarnata, che col gusto, più che con l'orecchio, internata ci persuade. Vide Metaphysicam.

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