Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 81

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81
madrigale 8


Darai alla vita di durar virtute,
forza alla legge, che 'l gran Senno mise,
vigor all'amicizie, d'amor prole.

Senza te gli enti han le bontà perdute;
venner l'insidie e l'unità divise,
ch'invidia partorîro e false scuole:
timidità e pigrizia,
sconfidenza, avarizia,
viltate e crudeltà, che starsi sole
non san l'una dall'altra.
Ma, dove è tua fortezza,
ogni natura è scaltra,
né teme il male, onde di farne sprezza.

Commento dell'Autore

Mirabilmente mostra come, tornando il Valore, dona vita all'essere da lui nato, forza alla legge nata dal Senno, vigor all'amicizia nata d'Amore. E che la bontà è perduta per mancamento di essa potenza senza valore; perché chi non ha valore, s'appiglia all'insidie; e la divisione, che disunisce lo essere e la possanza, genera invidia fra gli enti impotenti e divisi, e diverse sètte e scuole false; poi il timore, la pigrizia, la sconfidenza, l'avarizia, la viltà, che sempre è accompagnata con la crudeltà, perché teme da ogni cosa e vorrebbe tutti gli enti morti ed estinti, perché non gli dien paura. Ma dove ci è valore, v'è industria e coraggio, e chi non teme il male d'altri, neanche ne fa ad altri. Nota che da' mali degli elementi passa a' mali degli uomini, perché questi in quegli si fondano.

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