Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 30

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30
Canzon del sommo bene, oggetto d'amor naturale

madrigale 1


Ogni cosa si dice bella o brutta
in quanto bene o male rappresenta.

Ogni cosa si dice mala o buona
in quanto causa, dispone o fomenta
immortal vita o morte, in parte o tutta.
Ché sommo bene o sommo mal consona:
quello oggetto final di tutti amori,
e questo tutti gli odii muove e sprona.

Ogni altro bello e ben or s'ama e prezza,
ed or s'odia e disprezza,
e par malia e bruttezza
o al medesmo o a diversi amatori,
ch'al ben sommo ora spine ed or son fiori;
che a nullo ente unqua annoia e sempre rape
tutti, ch'è per sé buono sempre e solo.
Quanto s'opra, si può, s'ama e si sape,
s'indrizza a lui, sì come fuoco al polo.

Commento dell'Autore

Perch'il sommo bene è la conservazione immortale, e 'l sommo male la destruzione, le altre cose si dicon buone o male in quanto dispongono, o causano, o fomentano la vita o la morte; e belle o brutte in quanto sono segnali di bene o di male. E però ogni cosa par buona o mala, bella o brutta al medesimo o a diversi, secondo che reca o mostra bene o male. Ma la vita immortale a nullo par brutta, né mala mai; e quanto operiamo, sappiamo o possiamo o vogliamo, ci indrizziamo a tal sommo bene, com'ogni fuoco va al sole ecc. Ma in Dio solo si truova per sé vita immortale; però egli è il sommo ben di tutti gli enti.

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